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Salita al Corno, consiglio compatto per la valorizzazione

NAGO-TORBOLE. Primo passo per la riqualificazione della via che, a Nago, porta al castagneto, martedì sera in Consiglio, dove maggioranza e minoranza sognano, congiuntamente, un progetto di rilancio...



NAGO-TORBOLE. Primo passo per la riqualificazione della via che, a Nago, porta al castagneto, martedì sera in Consiglio, dove maggioranza e minoranza sognano, congiuntamente, un progetto di rilancio paesaggistico e turistico della zona. «Grazie alla trattativa con alcuni privati, l’amministrazione ha avuto modo di acquisire una serie di particelle catastali (cinque nello specifico), che vanno dal parcheggio al Coel all’hotel Continental» - ha spiegato ai consiglieri, il sindaco Gianni Morandi. «Si tratta di quelle proprietà che, a ridosso della montagna, sono state vittima di caduta massi nel 2014» - ha aggiunto - «all’epoca ci fu un intervento di somma urgenza, che tuttavia non si rivelò sufficiente. Seguirono infatti, negli anni, altre piccole frane, segnalate dagli stessi privati e che ebbero come conseguenza, nel 2016, un nuovo sopralluogo e studio geologico del versante, alla presenza dei tecnici provinciali, del costo di circa 180mila euro». Impossibilitati a proseguire con la messa in sicurezza per via privata e individuale, ha proseguito Morandi, «i proprietari si sono quindi resi disponibili alla cessione spontanea e gratuita. Spetta del resto all’amministrazione mettere in sicurezza la montagna. Questa occasione tuttavia ci permette di ragionare per una nuova spinta in direzione turistica della salita al monte Corno e dell’area circostante». Una riqualifica (i cui tempi e costi saranno a breve resi noti) per la quale maggioranza e minoranze consiliari si sono dette entrambe favorevoli e pronte a una pianificazione strategica che valorizzi il percorso, il suo paesaggio e le sue bellezze naturali. «Non ci dobbiamo dimenticare» - ha infatti concluso Giuliano Rosà, consigliere indipendente di opposizione - «che lungo quella via abbiamo anche delle piccole marmitte di derivazione glaciale, che sarebbe giusto far conoscere e valorizzare».

(k.d.e.)













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