Dal nuoto alla Scala, Luca Daffrè sfila per Dolce&Gabbana

Sabato scorso la prima passerella top dopo molta gavetta «Ai casting 800 modelli per 2 posti. Ora la laurea poi...»


di Gianpaolo Tessari


TRENTO. Un trentino alla Scala di Milano. No, non è un concertista ma è un modello ed indossatore: sabato scorso Luca Daffrè, 23 anni, un marcantonio di un metro e 86 centimetri, ha indossato nel tempio meneghino della lirica la linea d’alta sartoria di Dolce&Gabbana, entrando così dalla porta principale nel difficilissimo mondo fashion milanese. Daffrè ha un passato di nuotatore nella Buonconsiglio e, come prima occupazione, si sta laureando in Scienze motorie a Verona.

Luca quanto è difficile farsi strada nel mondo della moda?

«Serve molta costanza e, per questo, è essenziale abitare a Milano. I casting si fanno tutti lì e qualche volta il preavviso è veramente breve. Per essere ammessi alle selezioni, sì ai casting, devi essere rappresentato da un’agenzia. Io sono stato fortunato perché faccio parte della Fashion Model Management, una delle più grosse. Tutte le proposte di lavoro passano attraverso loro».

Lei ora vive a Milano?

«No, sto cercando di terminare gli esami a Verona. Poi la tesi penso di poterla fare anche a Milano dove mi trasferirò nei prossimi mesi. A questo mondo mi sono appena affacciato: ho fatto uno show room di Armani e poi sabato questa sfilata per Dolce & Gabbana».

Tra voi maschietti c’è solidarietà ai casting o è un mondo abbastanza spietato come quello al femminile, dove conta essere scritturate, alla faccia della solidarietà?

«La verità è che a queste selezioni non è raro presentarsi anche in 800 per, magari, due posti. E la stragrande maggioranza è composta da ragazzi stranieri che, e li posso anche capire, più che l’amicizia dei colleghi cerca di ottenere il lavoro».

Lei ha un passato da nuotatore, specialità farfalla. Poi, ad un certo momento, ha abbandonato.

«Sì ho nuotato sino ai 19 anni, facevo farfalla, poi ho dato una sterzata decisiva alla mia vita, lasciando Trento, partendo per l’Australia».

L’Australia?

«Sono stato a Sidney, per otto mesi, dove avevo cominciato a lavorare come modello. Poi ho deciso di tornare in Italia e... forse avrei avuto più opportunità di lavoro là.... ma ormai è inutile recriminare».

Sul web c’è un video di Fedez dove si vede un modello che sfila.

«Sì ho preso parte alla realizzazione del suo video, è stata una bella esperienza. Ma nel nostro campo si cerca, all’inizio, di non mescolare troppo le cose. Se si vuole fare moda si sta concentrati su quello».

Per ora non la vedremo a fare il corteggiatore dunque?

«Ah, ah. No, per ora vedo di laurearmi e di provare a vivere di moda a Milano».













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