Famiglia

Trentino, oltre 100 bambini accolti da famiglie affidatarie: il 60% tra 11 e 17 anni

I dati, risalenti al 2022, raccontano di bambini e ragazzi accolti in famiglie affidatarie per problemi molto seri con quelle d’origine: 



TRENTO. Nel 2022 i bambini o ragazzi accolti in famiglie affidatarie per gravi problemi nelle famiglie d'origine in Trentino erano 119. Di questi, quasi il 60% ha tra gli 11 e i 17 anni. Il dato - si apprende - è emerso nel corso del convegno "Il presente e il futuro dell'affidamento familiare", organizzato al Castello del Buonconsiglio di Trento dal Servizio politiche sociali della Provincia, da Trentino School of Management, in collaborazione con l'Associazione nazionale famiglie adottive e affidatarie, nell'ambito delle iniziative collegate a Trento Capitale europea del volontariato 2024.

"Ogni bambino ha diritto di vivere con la propria famiglia, ma ci sono, a volte, situazioni dove i genitori si trovano in momenti di grave difficoltà, e dove, in attesa di un recupero delle condizioni necessarie per riunire la famiglia, è necessario garantire al bambino una realtà stabile, accogliente e protetta: in questi casi l'affidamento familiare può rappresentare una soluzione", ha detto in apertura l'assessore alla salute, politiche sociali Mario Tonina, precisando come le istituzioni debbano "garantire che questi progetti di accoglienza siano realizzati con sensibilità, attenzione e con un forte supporto professionale alle famiglie". Il convegno ha visto l'intervento di esperti e studiosi della materia, assieme alle testimonianze di chi ha vissuto la realtà dell'affido in prima persona. A quanto emerso, l'Italia è al penultimo posto in Europa nella classifica che misura la capacità di allontanare i minori dalle famiglie con gravi disagi.

"Questo - ha spiegato Paola Ricchiardi dell'Università di Torino - a causa delle peggiorate condizioni economiche e sociali delle famiglie, ma anche in conseguenza di stereotipi e pregiudizi che alimentano una rappresentazione negativa dell'affido familiare" Secondo gli esperti, per ristabilire un clima di fiducia occorrerebbe promuovere gli affidi consensuali, in accordo con le famiglie d'origine.













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