RIVA. Dalla Provincia è arrivata la risposta a una delle molteplici interrogazioni presentate dal consigliere Claudio Cia sulla coop Mimosa. Una risposta che non soddisferà certo l’esponente di Agire, trattandosi di un rimando a un altro ente. Nel caso particolare, Cia chiedeva lumi su quella che gli risultava essere la gestione di servizi di supporto alla polizia e alla questura da parte della cooperativa rivana, domandando chiarimenti sulle modalità di affidamento e sui requisiti degli operatori di Mimosa. Tiziano Mellarini al riguardo parla di non competenza da parte della Provincia: «L’amministrazione pubblica – dice l’assessore alla cooperazione – non dovrebbe entrare nel merito della crescita degli enti di natura privata, in particolare se si tratta di imprese di qualsiasi forma societaria. Di eventuali distorsioni della concorrenza si occupa l’Autorità garante della concorrenza e del mercato». L’Agcm, aggiunge Mellarini, ha il compito di garantire la tutela della concorrenza e del mercato, contrastare le pratiche commerciali scorrette nei confronti dei consumatori e delle microimprese, tutelare le imprese dalla pubblicità ingannevole e comparativa, vigilare affinché nei rapporti contrattuali tra aziende e consumatori non vi siano clausole vessatorie, vigilare sui conflitti di interesse in cui possono incorrere i titolari di cariche di governo, attribuire alle imprese il rating di legalità, reprimere gli abusi di dipendenza economica che abbiano rilevanza per la tutela della concorrenza e del mercato, vigilare sui rapporti contrattuali nella filiera agroalimentare e sull’applicazione la normativa nazionale relativa al ritardo nei pagamenti e altro ancora. «Ciò premesso – conclude l’assessore – la Provincia non dispone di informazioni circa l’eventuale supporto della cooperativa ad altre amministrazioni dello Stato». (m.cass.)