La fame resta un'emergenza e c'è chi la usa come arma di guerra
Le denunce e gli appelli risuonati oggi per la Giornata mondiale dell'alimentazione, papa Leone alla cerimonia Fao: "Sembra allontanarsi quel consenso espresso dagli Stati che considera un crimine di guerra impedire intenzionalmente l'accesso al cibo a comunità o interi popoli". Rapporto Istat: in Italia 430 mila under 16 soffrono d'insicurezza alimentare
"Gli scenari dei conflitti attuali hanno fatto riemergere l'uso del cibo come arma da guerra": lo afferma il Papa nel discorso alla Fao, oggi, per la Giornata mondiale dell'alimentazione, sottolineando che "sembra allontanarsi sempre più quel consenso espresso dagli Stati che considera un crimine di guerra la fame deliberata, come pure l'impedire intenzionalmente l'accesso al cibo a comunità o interi popoli. Il diritto internazionale umanitario vieta senza eccezioni di attaccare civili e beni essenziali per la sopravvivenza delle popolazioni".
Con dolore, siamo testimoni dell'uso continuo di questa crudele strategia che condanna uomini, donne e bambini alla fame, non possiamo continuare così, occorre porre rimedio a questo scandalo", prosegue l'appello di papa Leone.
In Italia oltre 430mila under 16 soffrono l'insicurezza alimentare: emerge da un rapporto Istat pubblicato nella Giornata internazionale.
Più colpiti, si legge nel rapporto dell'Istituto di statistica, i minori di 16 anni che risiedono nel Mezzogiorno (8,7%) e quelli che vivono in famiglie monogenitore (7,8%) o in famiglie dove il titolo di studio più alto dei genitori è la licenza media inferiore (17,9%).
Inoltre, nel 2024, l'insicurezza alimentare moderata o grave colpisce in misura maggiore (2,4%) le persone che presentano limitazioni nelle attività quotidiane per motivi di salute, rispetto a coloro che non presentano alcuna limitazione (1%).
Tuttavia, continua l'analisi statistica dell'Istat, nell'ultimo decennio, tra il 2014 e il 2024 si osserva una progressiva diminuzione della quota di popolazione che non dispone di sufficienti risorse per acquistare il cibo necessario (2,7% nel 2024, era 8,9% nel 2014).
L'insicurezza alimentare è definita dalla Food and Agriculture Organization (Fao), che oggi celebra i primi 80 anni di attività, come la condizione in cui si trovano le persone che non possono accedere, a causa di limitazioni fisiche o economiche, a un'alimentazione sana, nutriente, conforme alle proprie preferenze e idonea a sostenere una vita attiva e in buona salute.
Si tratta dunque di un fenomeno multidimensionale che va oltre la mancanza di cibo, includendo anche la qualità nutrizionale dell'alimentazione, le preferenze alimentari e la dimensione sociale.
Sempre oggi, per celebrare l’80° anniversario della Fao e la Giornata mondiale, il Museo e Rete per l’alimentazione e l’agricoltura (Fao MuNe) apre le porte alla sede dell'organizzaizone Onu a Roma. "L’esperienza didattica permanente è dedicata al nostro legame all’alimentazione, all’agricoltura e al mandato della Fao", si legge in una nota.
"Questa iniziativa - spiega ancora la Fao - si basa sui progetti educativi realizzati dalla Fao negli ultimi anni con il sostegno dell’Italia e dei Membri. Come eredità dell'80° anniversario della FAO, il museo mira a riflettere il costante impegno dell'Organizzazione a creare un futuro alimentare sostenibile per tutti.
Fedele al suo nome, questo progetto sarà sia un museo che una rete. Come museo, illustrerà l’importanza dei sistemi agroalimentari globali, delle tradizioni culinarie, dei progressi scientifici e innovativi e del ruolo delle donne, dei giovani e delle popolazioni indigene nella creazione di un futuro alimentare sostenibile attraverso una produzione migliore, una nutrizione migliore, un ambiente migliore e una vita migliore.
Come rete, fungerà da polo mondiale per la collaborazione, il dialogo e le alleanze tra gli Stati membri della Fao e le parti interessate, ampliando la portata dell’iniziativa da realtà locali e nazionali a quelle internazionali".