Pasqua con tradizione ma 2 su 10 rinunciano all'agnello



E' sempre la tradizione a dettare il menu di Pasqua , ma quest'anno ci sarà meno carne di agnello, con consumi in calo del 20% a causa dei prezzi in rialzo e della carenza di prodotto. Colpa della crisi della transumanza, tipica attività delle regioni appenniniche e delle isole, che ha portato al taglio del 25% delle nascite di agnelli da latte programmati per questo periodo, passando dalle 350mila del periodo pre pandemia alle 250mila di oggi. A segnalarlo è Cia-Agricoltori Italiani, con dati confermati dalla Borsa Merci telematica, secondo cui i listini all'ingrosso sono in aumento del 15 per la carne di agnello, sostenuti, anche dalla consueta crescita della domanda che si registra nelle settimane che precedono Pasqua. Anche il prodotto estero quest'anno risulta in calo, stimato il 50% del totale, proveniente per lo più da Est Europa, Spagna, Grecia. Molte di queste tipologie straniere sono più a buon mercato, ma di qualità inferiore, perché gli agnelli sono spesso allevati in stalla e svezzati con latte artigianale.









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