sport invernali

Premiati gli olimpionici che onorano il Trentino

Riconoscimento del Coni per le medaglie di Cecilia Maffei, Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal.

Le foto della cerimonia


di Stefano Povoli


TRENTO. Per il Coni è tempo di festeggiamenti e la serata di gala presso la rinnovata Sala Rusconi è la degna conclusione di un’esaltante stagione invernale per i colori trentini. L’incontro con gli atleti olimpici e paralimpici, infatti, chiude una parentesi d’eccezione per la provincia di Trento. L’escalation di emozioni in Corea del Sud è iniziata con la XXII edizione dei Giochi Olimpici Invernali, quando Cecilia Maffei è riuscita a conquistare la medaglia d’argento nella staffetta 3000 metri di short track assieme alle compagne Valcepina, Peretti e Fontana.

La 33enne di Pinzolo conclude così la propria carriera agonistica nel migliore dei modi: «Alla mia quarta partecipazione alla manifestazione a cinque cerchi, riesco finalmente a raggiungere un risultato importante - commenta l’atleta trentina - l’esperienza vissuta chiude al meglio questa parentesi della mia vita, il più grande ringraziamento lo devo al Gruppo sportivo delle Fiamme Azzurre che mi è stato sempre molto vicino».

Per gli olimpionici trentini premi e applausi dal Coni

In primo piano i medagliati Cecilia Maffei, Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal (foto Coni - Daniele Mosna). L'articolo

La scalata verso l’oro è continuata nell’edizione delle Paralimpiadi, dove i trentini Giacomo Bertagnolli e Fabrizio Casal si sono messi al collo un bronzo, un argento e ben due medaglie d’oro (in slalom gigante e slalom speciale), riscattando così la scialba prestazione del gruppo Paralimpico italiano di quattro anni fa. A distanza di un mese Giacomo Bertagnolli fatica ancora a contenere l’emozione: «Portare a casa questi grandi risultati è stato sorprendente, vittorie assolutamente strepitose e inaspettate. Siamo contenti di poter rappresentare il nostro territorio in Italia e nel mondo. Non possiamo però adagiarci sugli allori, dobbiamo continuare a migliorare per rimanere ai vertici».

Sulla stessa lunghezza d’onda si collocano anche le emozioni di Fabrizio Casal: «Con Giacomo siamo riusciti a creare un’alchimia perfetta che ci ha permesso di metterci al collo così tante medaglie. È stata un’esperienza bellissima, ma per rimanere in alto dobbiamo continuare a concentrarci giorno dopo giorno».

A rendere giustizia ai medagliati ha pensato anche la presidentessa Paola Mora: «Questa sala trasuda emozioni, in questo luogo si vive il sogno sportivo per eccellenza: la vittoria di un’Olimpiade. Un sogno che tutti gli atleti hanno quando iniziano l’attività agonistica. Mai come a Peyonchang si è sentita la forza dello spirito di aggregazione olimpico che è riuscito a superare e a far passare in secondo piano perfino le tensioni politiche».

Dello stesso pensiero il sindaco di Trento, Alessandro Andreatta: «La città vuole ringraziare tutti gli atleti trentini che hanno partecipato alle manifestazioni a cinque cerchi. Non solo i medagliati ma tutti gli sportivi che hanno portato in alto il nome di Trento. Gli atleti locali ci hanno fatto emozionare e hanno saputo far sventolare con orgoglio la bandiera italiana prima e quella provinciale poi».

Anche gli allenatori trentini sono stati fondamentali per raggiungere il sogno olimpico. A ricordare il gran lavoro dei tecnici provinciali ha pensato l’assessore provinciale allo sport, Tiziano Mellarini: «Nei prossimi giorni consegneremo l’Aquila di San Venceslao agli atleti e ai tecnici che hanno conquistato o permesso di conquistare un’affermazione olimpica. È doveroso insignire del massimo riconoscimento locale coloro che portano in alto il nome del Trentino».

Il Coni ha poi premiato tutti gli sportivi del circo bianco trentino che hanno partecipato alle Olimpiadi di Pyeongchang e anche i Gruppi sportivi che hanno permesso agli atleti di arrivare alla conquista dell’Olimpo.

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