L'INTERVISTA salvatore trainotti dolomiti energia trentino 

«Ne leggo di tutti i colori Buscaglia? Parleremo» 

Basket Serie A. Alla vigilia del quarto di finale con la Reyer Venezia, il general manager  dell’Aquila parla della lunga rincorsa ai playoff, del rapporto con l’allenatore e della società


Maurizio Di Giangiacomo


Coronata l’ennesima grande rimonta nel girone di ritorno con il sesto posto nella classifica finale della regular season e la qualificazione ai playoff, la Dolomiti Energia Trentino si prepara all’ennesima sfida alla Reyer Venezia (già affrontata in finale e in semifinale, questa volta sarà l’avversario dei quarti di finale) con l’aria della “mina vagante” della post season: la squadra compatta che, con la sua grande intensità difensiva e le giocate dei suoi campioni, è pronta ad arrivare, per la terza volta consecutiva, alla finale scudetto. Salvatore Trainotti non la nomina, ma non nasconde la fiducia in vista dell’avventura che prenderà il via domenica al “Taliercio” di Mestre. Con il general manager bianconero abbiamo parlato delle difficoltà dell’avvio di stagione, della memorabile impresa dei suoi giocatori nel girone di ritorno e del prossimo avversario, ma anche del rapporto con coach Maurizio Buscaglia e della solidità economica della società. Intervista.

Trainotti, un bel sospiro di sollievo.

Direi una bella soddisfazione. Sapevamo di dover arrivare a 34 punti, nel girone di ritorno abbiamo fatto una bella cavalcata, a Brindisi la squadra ha dato una grande prova di solidità. Abbiamo superato momenti difficili, abbiamo imparato a mascherare i nostri punti deboli. Durante la stagione qualcuno ha avuto alti e bassi. Adesso affrontiamo Venezia, il vero contender di Milano, ma anche noi abbiamo le nostre qualità.

A Brindisi, assieme ai playoff, erano in ballo tanti soldi?

No, dal punto di vista economico cambia poco. Certo, più partite casalinghe disputiamo e meglio è, ma la società ha il suo equilibrio. I playoff sono un’occasione per renderla più solida.

Con i playoff le coppe europee sono garantite?

Se non ci fossimo qualificati le porte sarebbero state praticamente chiuse, a meno non ricevere una wild card. Con la qualificazione l’accesso alle coppe europee non è automatica, ma le nostre chance crescono.

Avete fatto un po’ troppa fatica a raggiungere i playoff, oppure è normale?

Il campionato è così equilibrato che accedere ai playoff è una battaglia fino all’ultima giornata. Abbiamo fatto la fatica che serviva. Del resto, 2 punti sopra c’è la quarta posizione, 2 punti sotto la decima.

Ormai i pessimi gironi d’andata e gli splendidi gironi di ritorno sono il vostro marchio di fabbrica: ma li programmate così?

No, ogni anno è una storia diversa, non li pianifichiamo. La nostra stagione va divisa in due: le prime cinque giornate e dalla sesta in poi. Siamo partiti con due giocatori indietro con la condizione (Marble e Pascolo) e un assetto di squadra non azzeccato. Lo abbiamo sistemato con Craft e poi con Marble e Pascolo abbiamo trovato la nostra dimensione.

Detto questo, ci risiamo: siete di nuovo le “mine vaganti” dei playoff.

I playoff sono un’altra stagione, chi riesce a cancellare i risultati e a ripartire da zero ha un vantaggio. Milano, Venezia, Cremona e Sassari hanno qualcosa in più in termini di roster ed esperienza, ma noi sappiamo che la squadra più compatta, che ha più voglia di vincere può arrivare fino in fondo.

Venezia, la vostra avversaria in questi quarti di finale, è più forte o più debole rispetto alle scorse stagioni?

È cambiata poco, la struttura di squadra è la stessa: sono lunghi, esperti, hanno tanti punti nelle mani.

Leggiamo che coach Buscaglia sarebbe intenzionato ad esercitare l’opzione di uscita dal contratto che lo lega a Trento per un’altra stagione. È vero?

In questo periodo ne leggo di tutti i colori, cose che non so nemmeno io, argomenti mai trattati... Il contratto prevede un’opzione di uscita sia per l’allenatore che per la società, finita la stagione con Buscaglia parleremo di programmi e decideremo se andare avanti assieme.

Si scrive anche che per la vostra società sarebbe alle viste una riduzione del budget. È vero?

Vale quello che ho detto sopra. Nel merito, stiamo pensando ai playoff, non abbiamo ancora definito il budget della prossima stagione, ma sarà più o meno quello di questa.

©RIPRODUZIONE RISERVATA















Scuola & Ricerca

In primo piano