Frisbee 

Massimo Calzà allenatore di due squadre azzurre

Il tecnico e giocatore dell'Oltrefersina guiderà le Nazionali beach mixed e femminile



TRENTO. In vista dei prossimi Europei di ultimate frisbee, arriva una gradita sorpresa per l’Ultimate frisbee Oltrefersina (UFO), unica società trentina a praticare questo sport innovativo e internazionale. Massimo Calzà, attuale allenatore/giocatore della società perginese militante nella serie C nazionale, è stato nominato dalla Federazione Italiana Flying Disc allenatore della Nazionale beach mixed (maschi e femmine giocano insieme) e team manager della Nazionale femminile, due delle formazioni che saranno impegnate nei campionati europei 2019, la prima sulle spiagge del Portogallo (a maggio), la seconda in Ungheria (a luglio). Soddisfazione per la società ma anche per un atleta e tecnico di esperienza e capacità, che ha contribuito notevolmente in questi anni alla crescita dell’ultimate frisbee in provincia.

Originario di Susà di Pergine, 25 anni a dicembre, Massimo inizia a giocare a 13 anni, tra cugini e amici, nella primissima squadra UFO ed è tra i primi atleti della squadra (e saranno diversi) ad essere convocato in nazionale U20 (disputando un europeo e un mondiale), trovandosi poi ad allenare gli UFO a soli 17 anni. Trovandosi un po’ stretto tra le mura di casa, fa esperienza giocando per quasi tre anni col CUS Brescia con cui raggiunge una promozione in serie A e accresce la sua esperienza internazionale. Conseguito anche il titolo di istruttore federale e, dopo aver allenato una squadra femminile, dall’anno scorso è tornato alle origini prima come allenatore e poi anche come giocatore per rilanciare le ambizioni UFO a livello nazionale.

Ma nella spedizione europea potrebbero esserci anche altri trentini chiamati a difendere i colori italiani. A novembre e febbraio sono infatti previste le selezioni per tutte le nazionali di categoria per gli Europei, a cui si sono iscritti diversi atleti UFO. Con una buona dose di impegno, sudore e costanza, la Polisportiva Oltrefersina potrebbe ancora, come in passato, dare il suo contributo.













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