Basket Serie A

L’Aquila a Torino con la grinta di “Johnny” 

Dopo l’esordio e i primi punti con la Serbia, Jovanovic suona la carica: «Ho sempre sentito la fiducia del coach»


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Chiusa la “finestra Fiba”, la Dolomiti Energia riprende il suo cammino in Serie A con le valigie in mano: la squadra trentinta ha raggiunto già ieri Torino, dove sabato sera (20.30, diretta Eurosport 2) affronterà la Fiat che – dopo averla eliminata nei quarti di finale di Supercoppa – in classifica vanta 4 punti come l’Aquila Basket. Punti pesanti, quindi, quelli in palio al PalaVela: servirà tutto l’entusiasmo di “Johnny” Jovanovic, reduce da quella che forse è l’esperienza cestistica più importante della sua carriera. Il 24enne centro di Belgrado ha infatti esordito con la Nazionale serba, mettendo a segno 2 punti nella vittoria sulla Grecia di Skourtopoulos (84-61).

«È stato fantastico, un onore, è stata una vittoria molto importante, che ci pone ad un solo successo dalla qualificazione ai Mondiali – dice Nikola – Ora però sono concentrato al massimo sul campionato e su questa trasferta a Torino: vogliamo vincere questa partita, come tutte le altre, ma sappiamo che sarà difficile».

Il “lungo” serbo pare essersi lasciato alle spalle il difficile avvio di stagione, anche a livello personale. «Erano problemi che riguardavano tutta la squadra – dice – legati alle assenze ed agli infortuni del precampionato. Quando siamo stati tutti sani ed abbiamo finalmente potuto iniziare ad allenarci tutti assieme, conoscendoci meglio, la situazione è migliorata. Quello che conta è che ho sempre sentito la fiducia dell’allenatore».

“Johnny” è rimasto a Trento, a prendersi gli “urlacci” di Buscaglia: «Per me sono sempre una motivazione, la spinta a dare il massimo». Il suo connazionale Radicevic, invece, è stato ceduto al Gran Canaria. «Mi è dispiaciuto, perché ha lasciato la squadra un grande amico, con il quale trascorrevo tanto tempo anche fuori dal campo – dice Jovanovic – In campo e in palestra, però, per me non è cambiato nulla». Sicuro? Nemmeno con Craft? «Ha portato sicuramente maggiore aggressitivà, è un playmaker molto diverso da Nikola, più tiro e assist, Aaron ha come prima opzione coinvolgere i compagni, è un leader e conosceva già la squadra. Ma Radicevic, a Gran Canaria, ha avuto una grande occasione».

La Fiat Torino non è più quella capace di eliminare la Dolomiti Energia nel quarto di finale di Supercoppa (81-72): dopo un buon avvio di stagione, Poeta e compagni hanno perso entusiasmo e più di un pezzo, tra infortuni e tagli. «Hanno in più Moore, play talentuoso già con Pesaro, e il 3/4 mancino Hobson – spiega l’assistant coach bianconero Davide Dusmet – Hanno tagliato Taylor e Rudd. McAdoo dovrebbe invece aver recuperato dall’infortunio, in Supercoppa ci creò parecchi problemi». Dusmet spiega come lo staff tecnico ha gestito la sosta: «Dopo un po’ di riposo, abbiamo svolto un lavoro fisico importante, per mettere benzina nel motore prima di partite importanti. Non abbiamo giocato per 10 giorni, nell’amichevole di Schio all’inizio abbiamo fatto un po’ di fatica a trovare il ritmo, ma poi ci siamo sciolti. Forray dovrebbe essere in buone condizioni, tra oggi e domani valuteremo Flaccadori ma credo che già a Torino potrà dare il suo contributo».

Twitter: @mauridigiangiac

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