Corsa campestre

Crippa, un gran bel bronzo. Ma Yeman voleva di più

Agli Europei prima esperienza tra gli U23: un risultato più che buono. Fermato dall’imprevisto: il giudicariese incappa in una caduta all'ultimo giro


di Paolo Trentini


CHIA (CAGLIARI). Tre medaglie in tre anni, ma l'ultima porta un sorriso a denti stretti. Agli europei di corsa campestre a Chia, in Sardegna, Yeman Crippa ottiene la medaglia di bronzo negli under 23. Al primo anno nella categoria si tratta di un piazzamento più che dignitoso, ma chi conosce il ventenne giudicariese sa che questo risultato non lo può soddisfare in pieno, così come non lo consolerà di certo anche la vittoria di squadra grazie alla collaborazione di Samuele Dini (nono), Said Ettaqy (undicesimo e Lorenzo Dini (dodicesimo). Così dopo due titoli continentali juniores Crippa esordisce con un bronzo individuale sugli 8150 metri degli under 23. Una medaglia che avrebbe potuto essere di un metallo più pregiato se Yeman non fosse incappato in una caduta proprio nell'ultimo giro quando era il momento di piazzare la zampata decisiva. Solo un imprevisto poteva fermarlo e così purtroppo è stato. La gara è stata combattuta e molto appassionante dal primo all'ultimo metro e proprio nell'ultima tornata Crippa, nel tentativo di ottenere una posizione migliore per affrontare lo sprint, cerca di farsi largo ma è lui ad avere la peggio e finisce a terra.

Capita anche questo nello sport, lui ci ha rimesso una medaglia d'oro, Vincenzo Nibali ci ha rimesso le Olimpiadi. Ad altri, nelle moto o nello sci, una caduta ha avuto conseguenze ben più gravi. Rialzatosi immediatamente Yeman rientra subito nel gruppo di testa e riesce pure a giocarsi la volata ma lo sforzo per tornare sotto gli impedisce di combattere per la vittoria andata al belga di origine keniana Isaac Kimeli (22'48") e nemmeno di superare lo spagnolo Carlos Mayo (22'53") che lo precede di pochissimo sul traguardo. "Sono contento - racconta Crippa avvolto nella bandiera tricolore dopo la premiazione - soprattutto per l'oro a squadre, ma io ero venuto con un bersaglio più grande a livello personale. E' andata così, sono contento, non felicissimo, ho preso il bronzo e questo mi porto a casa. E' stata una gara tosta, un altro mondo rispetto a quelle che ho vinto da junior, ma sono solo al primo anno di categoria ed è in mezzo a quelli più forti che si diventa più forte. E' vero, oggi ho rimediato qualche sportellata, sono pure caduto, ma l'atletica è fatta così: si corre, si può finire a terra, ma ci si rialza. Succede. E questa è soltanto una tappa". Avrà modo di rifarsi, Yeman, magari nel prossimo gennaio, magari già nei cross milanesi e della Vallagarina.













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