Calcio donne

Carolina, una rivana in azzurro

La Poli dalla Varonese al Cf Alto Adige, fino alla Nazionale con Forcinella e Tomaselli


Daniele Loss


TRENTO. Piedi buoni, gran visione di gioco e personalità da vendere. L’Alto Adige se ne è accorto qualche anno or sono e non si è fatto scappare l’occasione di assicurarsi le sue geometrie e la sua grinta, ma anche il selezionatore della Nazionale Under 16 Massimo Migliorini ha notato le sue qualità. Per Carolina Poli, 15 anni da Varone, dieci giorni fa si sono schiuse le porte di Coverciano: assieme alle altre due trentine Camilla Forcinella e Martina Tomaselli ha infatto preso parte al primo collegiale della nazionale Under 16.

Dopo la “scrematura” del caso (ovvero i raduni di un giorno lungo la penisola durante i quali sono stati visionate tantissime giocatrici), la Poli è stata tra le “magnifiche” venticinque giovani calciatrici italiane che hanno indossato la maglia azzurra per quattro giorni d’allenamento presso il Centro Tecnico Federale, agli ordini di Migliorini e della sua “vice”, l’ex capitana della nazionale maggiore Rita Guarino, e che, dunque, ad oggi compongono la rosa della selezione azzurra.

Cresciuta calcisticamente nella Varonese, dove ha compiuto tutta la trafila dai Pulcini ai Giovanissimi, la scorsa estate la Poli si è trasferta all’Alto Adige per vestire la maglia della formazione Under 19 che prende parte al campionato nazionale di categoria. «Sin da piccola – racconta Paolo Cattoi, ex presidente della Varonese e adesso responsabile del settore giovanile della Benacense – Carolina aveva una marcia in più. E, infatti, soprattutto tra i Giovanissimi, era uno dei leader del gruppo, sia in campo che all’esterno. Non capita spesso che una “ragazzina” giochi con i maschi e sia titolare inamovibile: ebbene per lei è sempre stato così. Il tecnico che le ha permesso di compiere il salto di qualità è stato Angelo Savella, con cui ha avuto a che fare per un paio di stagioni. Per noi è un grande motivo d’orgoglio vederla indossare la maglia azzurra, sperando che sia solamente la prima di una lunga serie».

L’impegno è di quelli “tosti”: la Poli frequenta le scuole superiori a Riva del Garda e, tre volte in settimana, sale a Bolzano per sostenere gli allenamenti con le compagine della “Primavera” dell’Alto Adige. Infine una curiosità: Carolina è “figlia d’arte”, visto che il papà Giovanni è stato atleta di punta a livello nazionale nel motocross. Sport diversi, ma i “cromosomi” del campione sono gli stessi.

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