Bresciani: «Calcio? Meglio la bicicletta»

L'ex campione del pallone: «A Mezzocorona mi hanno fatto passare la voglia, con la mountain bike mi diverto»


di Maurizio Di Giangiacomo


TRENTO. Scorri le classifiche finali del circuito di mountain bike Trek Zerowind e chi ci trovi? Tale Bresciani Pierpaolo, tesserato per la Giuliani Cicli di Arco. Che, prima di sfrecciare con il suo “rampichino”, negli anni Novanta volava sulla fascia destra dei campi di Serie A. Bologna, Venezia, ma soprattutto Foggia, il Foggia di Zdenek Zeman, quello che il 16 ottobre 1994 rifilò uno storico 2-0 alla Juventus. E quei due gol li segnò proprio Bresciani – con tanto di video su YouTube – che oggi, però, di calcio non ha più voglia di parlare di calcio.

Bresciani, chi la conosce dice che oggi vive per la mountain bike, è vero?

Ho tanta passione, è vero. A calcio non posso più giocare per i problemi alle ginocchia, che però non m’impediscono di andare in bicicletta.

Quinto nella classifica Master Sport 3, in piazzamenti assoluti cosa significa?

Diciamo che mi piazzo tra il 60esimo e l’80esimo posto. Ho preso parte a tutte le tappe del circuito Trek Zerowind, perché volevo fare gare nuove, dopo aver fatto 100 Km dei Forti e Val di Fassa Bike, che per me rimangono le più belle.

Certo che se avesse ancora il motore dei bei tempi del Foggia, nella mountain bike non avrebbe avversari...

Macché, ci sono biker che mi danno 20/30 minuti di distacco. Ho la massima considerazione dei miei avversari, mi piace migliorarmi, ma gareggio per divertirmi.

Qual è, oggi, la sua principale occupazione?

Gestisco con una collega il Circolo tennis di Arco, nel tempo libero vado in bici e faccio qualche ora con la racchetta.

La sua carriera di allenatore è già terminata?

Con il calcio ho chiuso, a Mezzocorona – dove aveva allenato la squadra Berretti, ndr – mi hanno fatto passare la voglia. Mi avevano fatto delle promesse ma non le hanno mantenute. Per me, dopo 30 anni di calcio, la parola è la prima cosa, ci sono rimasto davvero male.

Il calcio, però, lo seguirà ancora, o no?

Di meno, molto meno di un tempo. Sono tifoso milanista, ma non leggo nennemo la Gazzetta, sebbene qui al circolo ci sia sempre.

Segue la scena calcistica regionale? Cosa ne pensa del Dro in Serie D? Non trova che sia un po’, come dire, sovraesposto?

Hanno conquistato la promozione in Serie D sul campo, meritandola, ed è giusto che adesso si godano quest’avventura. La società è molto seria, sono amico dell’allenatore Mauro Bandera, ci conosciamo da una vita: gli faccio i miei complimenti, spero proprio che riescano a fare questo piccolo grande miracolo.

E del Trento – con il quale ha iniziato e chiuso la sua carriera di calciatore – addirittura in fondo alla classifica di Eccellenza, cosa ci dice?

Dico che sicuramente mi dispiace molto, da trentino e da ex gialloblù. Ma è una situazione difficile da intepretare: ci hanno provato in tanti, anche da fuori regione, a fare calcio ad un certo livello a Trento, evidentemente c’è qualcosa che non va. È un po’ come sparare sulla croce rossa, io il Trento lo ricordo in C1, quando ci giocavo io, saperlo finito così in basso mi addolora davvero.

Guardiamo un po’ più in alto: cosa ne pensa della Roma di Garcia che sta dominando la Serie A?

Stanno giocando un grande calcio, hanno fame, hanno qualcosa in più degli altri, tutte le mazzate che hanno preso l’anno scorso li hanno temprati. Personalmente, spero che continuino così. Garcia non lo conoscevo, ma ho visto che con il Lille, in Francia, ha fatto comunque grandi cose.

Si è spiegato perché Zeman non sia riuscito a fare altrettanto, a Roma?

Gli sono andate male tre partite ed ha perso la fiducia dei suoi giocatori e dell’ambiente. Aveva una squadra molto giovane, troppo per quel modulo così offensivo. Comunque, anche l’ultima Roma di Zeman ha giocato un ottimo calcio.

Ha ancora stima del tecnico boemo?

Certo, lui ti insegna il calcio, ma non vincerà mai lo scudetto, al suo gioco manca l’equilibro. E non è mai migliorato.

Infine, meglio il calcio o la mountain bike?

Adesso, meglio la mountain bike.

@mauridigiangiac

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