Fitoussi, sistema sanitario primo elemento misura benessere



(ANSA) - ANCONA, 13 DIC - "Il sistema sanitario è il primo elemento per misurare il benessere della gente, perché anche se una persona è ricca, ma in cattiva salute ha un benessere zero come se fosse povera". Lo ha detto l'economista francese Jean Paul Fitoussi, intervenendo ad un incontro promosso dagli Ospedali Riuniti di Ancona dal titolo 'La sanità pubblica è bella? Sostanza e percezione' per celebrare i 40 anni dell'istituzione del Servizio Sanitario Nazionale. Per Fitoussi "bisogna anche tener conto della sostenibilità di questo benessere, perché ogni generazione dovrebbe lasciare a quelle future un sistema sanitario buono almeno quanto quello che ha ereditato, evitando che nel tempo si verifichino fluttuazioni nella qualità del servizio. E' chiaro che questo sistema non può essere mosso da ragioni contabili, legate cioè allo spendere meno. Infatti non posso dire a una generazione tu devi essere malcurata perché non abbiamo abbastanza soldi. Il sistema sanitario è un bene pubblico e se un cittadino è malcurato anche gli altri possono contrarre la stessa malattia.    Dunque - ha insistito - dobbiamo investire nel sistema non per generosità, ma per beneficiare del fatto che se l'altro sta bene abbiamo la possibilità di stare bene anche noi". "La gente - ha detto ancora - vuole pagare meno tasse, ma avere gli stessi servizi anche se questo è impossibile. Tuttavia una strada c'è, ed è quella della crescita economica. Se questa è impedita da politiche di austerità, il solo risultato sarà quello di contrarre la spesa sanitaria e di degradare il sistema de welfare che abbiamo costruito dopo la seconda guerra mondiale.    Attualmente il solo modo per conteggiare il costo del sistema sanitario è quello del Pil, che però - secondo Fitoussi - è inefficace. Infatti quello degli Usa è valutato al 16% contro il 10% della Francia e l'8 dell'Italia che però funzionano molto meglio. Per questo stiamo mettendo a punto nuovi sistemi di valutazione del benessere non basati sui costi, ma su parametri come l'aspettativa di vita, la mortalità infantile e quella delle donne in gravidanza assieme a molti altri indicatori".(ANSA).   









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