il caso

Villa Feltrinelli, il 5 stelle sul lago di Garda dell’oligarca russo

L’hotel rientra nella galassia di Viktor Vekselberg, considerato vicino a Putin, Ma il suo nome non c’è nella black list 



LAGO DI GARDA. Due megayacht e svariati immobili, tra cui anche una villa seicentesca, dislocati tra Sardegna, Liguria, Lombardia e Toscana, del valore complessivo di 143 milioni di euro. Sono i beni in Italia degli oligarchi russi sottoposti a "congelamento" per le sanzioni decise dalle Ue.

E sul lago di Garda questi sono giorni di domande sul futuro di Villa Feltrinelli, il 5 stelle di Gargnano. Che fa capo a una holding di Cipro, la Camerlex Holdings Limited ma è nella galassia di Viktor Vekselberg.

Wekselberg, 61 anni, figlio di padre ebrao ucraini e madre russa, è un imprenditore russo, proprietario e presidente della Renova Group, conglomerata che si occupa, tra le altre cose, di materie prime (come alluminio o petrolio), energia e telecomunicazioni. Possessore di quindici uova Fabergé, nel 2021 è secondo Forbes tra le persone più ricche del mondo con un patrimonio stimato in 12,5 miliardi di dollari.

Vekselberg è vicino al Cremlino ma non figura però nella black list dei 26 personaggi di spicco diventati miliardari alla fine degli anni ’90 con le privatizzazioni delle ex aziende di Stato.

A Villa Feltrinelli intanto proseguono i lavori in vista della riapertura in primavera e le bocche sono cucite. 

Villa Feltrinelli si trova a poche centinaia di metri a nord di Gargnano e rappresenta l'edificio gargnanese con maggiore celebrità storica. Fu costruita tra il 1892 ed il 1899 con progettazione attribuita da alcuni a Francesco Solmi e, da altri, a Alberico Belgiojoso. Inserita in un magnifico parco, è attorniata da altri corpi di fabbrica che, in passato, erano adibiti a residenza dei custodi e dei contadini, che accudivano le stalle e le limonaie. La facciata sul lago rappresenta la parte più fastosa della villa, mentre il parco alle spalle dell'edificio include essenze arboree pregiate.

Era la residenza di campagna della famiglia Feltrinelli: furono gli stessi proprietari a commissionare a vari artigiani dell'epoca intricate boiserie, soffittature in legno intagliato, vetrate policrome e soffitti affrescati. Tra l'ottobre 1943 e l'aprile 1945, Villa Feltrinelli fu residenza di Benito Mussolini, che ci visse con la famiglia.

Negli anni Novanta Villa Feltrinelli divenne un albergo di lusso con 18 suites e oltre 80 dipendenti: fu lo studio di architettura Babey Moulton Jue and Booth di San Francisco a ricreare nell'arredo degli interni l'atmosfera di una residenza di nobili famiglie.













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