LA TRAGEDIA DI GENOVA

Genova, i cinofili: "Una scena catastrofica, peggio di Amatrice e Rigopiano"

I SOPRAVVISSUTI: Gli operai altoatesini: "Per pochissimo siamo sfuggiti alla morte"

LE FOTO: Le vittime di una tragedia assurda - Le case saranno demolite: la disperazione degli sfollati - Le ricerche nella notte

I VIDEO SHOCK:  «Oh mio Dio, oh mio Dio» - Ragazzi, è venuto giù il ponte: non ci credo" - I primi soccorsi dei vigili del fuoco - La campata si interrompe in uno squarcio - La struttura collassata sul torrente - I condomini sotto il ponte "risparmiati" / video aereo - Soccorritori al lavoro su un'auto schiacciata - Al via l'iter per la revoca della concessione ad Autostrade

L'ARTICOLO: Il segretario della Lega Bisesti: sono passato di lì poche ore prima - L'ARTICOLO: L'esperto: vecchi ponti in calcestruzzo tutti potenzialmente a rischio

LE FOTO: quel camion sul baratro - I soccorritori fra le macerie

 



GENOVA. «Una scena catastrofica. Quello che ci siamo trovati di fronte era peggio di Amatrice o di Rigopiano o di Norcia». Patrick Ronc, coordinatore delle unità cinofile dei vigili del fuoco di Aosta e già in passato al lavoro su calamità naturali, è appena rientrato da due giorni di lavoro tra le macerie del ponte Morandi a Genova.

«Quando abbiamo sorvolato l'area con l'elicottero - spiega - si capiva che era un disastro. Le ricerche erano difficili per la difficoltà di movimentazione, c'erano ferri ovunque, e poi enormi blocchi di cemento, benzina e olio, i cani facevano fatica e rischiavano di ferirsi».

Sono stati cinque i cani giunti a Genova dalla Valle d'Aosta (in totale una trentina da mezza Italia). «Abbiamo lavorato soprattutto all'estrazione di cadaveri - aggiunge - e la scena era terribile. Abbiamo effettuato ricerche nella zona dell'isola ecologica dell'Amiu dove risultava un disperso, i cani hanno segnato punti di interesse, ora bisognerà scavare».

«Era difficile spostarsi, spesso dovevamo prendere i cani in braccio o imbragarli. C'erano passaggi stretti, fessure, e tutti quei ferri che spuntavano. Mentre in altre occasioni come ad Amatrice potevi spostare delle pietre per cercare, qui solo gli scavatori possono fare qualcosa» ha concluso.

Genova, viadotto crollato: i soccorritori fra le macerie

L'improvviso crollo durante un nubifragio. Il ponte è uno degli snodi principali del capoluogo ligure. Collega infatti la A10, che arriva a Genova dalla Francia e dalla riviera di Ponente, anche con la A7 per Milano. Proprio in virtù di ciò il ponte è spesso interessato da un traffico molto sostenuto (foto Ansa) 

Le vittime sono 38, i feriti 15. «Oggi, con il vicepresidente Luigi Di Maio, abbiamo coordinato le attività del Centro di coordinamento dei soccorsi e fatto il punto sul numero delle persone coinvolte e dei decessi accertati. In questo momento le vittime sono 38, i feriti 15, di cui cinque in codice rosso. Abbiamo anche fatto un aggiornamento sulle persone sfollate, per assicurare loro un alloggio, e una ricognizione sul sistema viario per assicurare che la città di Genova e anche il traffico regionale e nazionale possano riprendere a funzionare in modo efficiente». Lo riferisce il presidente del Consiglio Giuseppe Conte in un post. 

Ponte crollato, le immagini dall'elicottero: "risparmiati" i condomini

Un complesso residenziale si trova proprio sotto il viadotto. Si parla di almeno undici morti e sette feriti gravi. Tra le vittime anche un bambino. Il viadotto Morandi è il principale snodo autostradale di Genova. Collega il ponente al levante della città ed è percorso ogni giorno, tutto l'anno, da migliaia di automezzi. 

Autostrade per l'Italia sotto accusa. Nei confronti della società sono state avviate le procedure per l'eventuale revoca delle concessioni e per comminare multe fino a 150 milioni di euro. Lo hanno annunciato il ministro delle Infrastrutture Danilo Toninelli e il vice premier Luigi Di Maio, che chiedono anche le dimissioni dei vertici della società. «I responsabili hanno un nome e cognome e sono Autostrade per l'Italia», dice Di Maio, che con Toninelli accusa la società , che pure incassa «miliardi», grazie a pedaggi «tra i più cari d'Europa», di non fare manutenzione. Ed è il titolare delle Infrastrutture ad aggiungere: «se non sono capaci di gestire le nostre Autostrade, lo farà lo Stato».

A favore della revoca della concessione si schiera anche l'altro vice premier Matteo Salvini: «è il minimo che ci si possa aspettare», afferma annunciando che scriverà a tutti i concessionari privati per sapere quale parte del loro bilancio riservano alla sicurezza. E mentre il governo, a partire dal presidente del Consiglio Giuseppe Conte, conferma l'intenzione di procedere a un monitoraggio di tutte le infrastrutture, soprattutto di quelle più vecchie, il sottosegretario alle Infrastrutture Edoardo Rixi annuncia una Commissione di inchiesta da parte del suo ministero.

Terrore a Genova: "Ragazzi, è venuto giù il ponte: non ci credo!"

Le prime immagini del crollo del viadotto Morandi su cui corre l'autostrada A10 (fonte Davide Tassistro - Youtube). Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri.

Macerie e rischi. Bisogna rimuovere al più presto le macerie per evitare ulteriori rischi per Genova. A sottolinearlo è la Protezione civile, attraverso il suo direttore generale, Agostino Miozzo. «Ora la priorità è cercare le eventuali persone che ancora sono sotto le macerie, ma subito dopo inizierà un'altra fase molto critica che è quella di rimuovere i detriti», che «vanno rimossi nei prossimi giorni, non nei prossimi mesi perché se dovessero arrivare delle precipitazioni importanti, che in questa zona non mancano, ci potrebbero essere dei rischi per la popolazione».

Terrore a Genova: "Ragazzi, è venuto giù il ponte: non ci credo!"

Le prime immagini del crollo del viadotto Morandi su cui corre l'autostrada A10 (fonte Davide Tassistro - Youtube). Entrambe le carreggiate sono precipitate al suolo per circa cento metri.

Il premier Conte visita i feriti. Il premier Giuseppe Conte è giunto poco dopo le 9,30 all'ospedale San Martino di Genova dove si è recato in reparto a far visita ad alcuni dei feriti del crollo del ponte Morandi. Il primo ministro si è intrattenuto qualche minuto con i degenti prima di spostarsi alla sede del 118 dove ha incontrato il personale del soccorso. Subito dubito vertici in prefettura.













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