Carispa, il bilancio 2015 torna all’utile

Era dal 2012 che non accadeva: il consolidato pari a 4,3 milioni di euro. In crescita i ricavi, calano i costi operativi


di Maurizio Dallago


BOLZANO. Carispa, il bilancio torna in utile. Il netto consolidato nel 2015 è pari a 4,3 milioni di euro. Sarebbe stato di 12,1 milioni senza il contributo ai fondi «salvabanche». Un’inversione di rotta dicono i vertici della Cassa di risparmio di Bolzano. Ed in effetti, bisogna risalire al 2012 per vedere numeri in positivo. Poi nel 2013 un rosso di 37,8 milioni. Nel 2014 si scende a meno 234 milioni. Quindi, la risalita, lenta, ma pur sempre spendibile anche davanti ai soci che dovranno approvare il bilancio licenziato ieri dal cda. Perché, oltre al ritorno all’utile, in bilancio trovi una buona solidità patrimoniale, un aumento dei ricavi da servizi ed una riduzione dei costi operativi.

«Continuiamo il nostro percorso. Nel 2015 abbiamo raggiunto gli obiettivi che ci eravamo prefissati in termini di aumento di ricavi e di contenimento dei costi. Abbiamo rafforzato il capitale della banca raggiungendo indicatori di patrimonializzazione che esprimono una buona solidità», afferma l’ad e direttore generale, Nicola Calabrò. «La Cassa di risparmio continua ad essere il leader di mercato in Alto Adige e nel 2015 questo ruolo si consolida ulteriormente registrando un aumento del numero di clienti a testimonianza della fiducia che ci viene riservata», ancora Calabrò che poi aggiunge: «Nel 2016 e 2017 ci aspettano due anni particolari per il basso livello dei tassi di interesse che comprimono i margini di redditività del sistema bancario. Abbiamo programmato per l'anno in corso una cessione di parte dei crediti in sofferenza per alleggerire il bilancio dal peso dei crediti deteriorati e poter guardare al futuro con maggiore serenità».

La filosofia è quella del passo dopo passo. «La banca ha dimostrato di essere capace di invertire la rotta. I risultati confermano le buone premesse della semestrale nonostante l'inaspettato effetto negativo della contribuzione ai fondi “salvabanche” e di garanzia dei depositi, costati al Gruppo Cassa di risparmio oltre 11 milioni di euro, determinando una riduzione dell'utile. Ringrazio tutti i collaboratori per gli sforzi realizzati», evidenzia il presidente, Gerhard Brandstätter.

Ma ecco qualche numero. In forte aumento i ricavi da servizi sul totale ricavi: incremento +4,4% grazie all’ottima performance del risparmio gestito e di quello assicurativo; la crescita dei ricavi da servizi, che rappresenta uno degli obiettivi principali del Piano strategico 2015-2019, evidenzia il miglior risultato annuale finora registrato dalla Carispa in questo specifico ambito. Nel 2015 si è realizzata una forte riduzione dei costi operativi grazie alle manovre di “cost saving”, poste in essere dal 2014 e proseguita nel 2015: il Gruppo Cassa di risparmio è riuscito a ridurre i suoi costi operativi di 5,8 milioni euro (-3,9%), al netto dei 2 accantonamenti per fondo esuberi e del contributo ai fondi “salvabanche” e di garanzia dei depositi istituiti nel 2015. In bilancio c’è una significativa diminuzione degli accantonamenti per rischi creditizi che passano da 343,9 a 50,2 milioni di euro, riflettendo il miglioramento nell’andamento del credito. La banca mantiene una politica prudenziale, confermando un livello di copertura dei crediti deteriorati pari al 43%, con la liquidità superiore agli attuali limiti regolamentari. La raccolta diretta è stata pari a 6,2 miliardi ed il totale degli impieghi è stato pari a 5,7 miliardi. Infine la clientela: nel 2015 si registra un saldo netto di circa mille nuovi clienti e di 1.800 nuovi conti correnti.













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