Il San Lorenzo saluta il chirurgo Marco Fichera

Borgo. Dopo 30 anni di lavoro al San Lorenzo, il 31 dicembre il primario di chirurgia, dottor Marco Fichera, è andato in pensione. Per Borgo e la Valsugana il dottor Fichera è stato un’istituzione....


Marika Caumo


Borgo. Dopo 30 anni di lavoro al San Lorenzo, il 31 dicembre il primario di chirurgia, dottor Marco Fichera, è andato in pensione. Per Borgo e la Valsugana il dottor Fichera è stato un’istituzione. 62 anni, dopo aver lavorato prima a Cavalese e poi a Trento è arrivato a Borgo dove, sotto la guida del primario Franco Cecconi, ha iniziato come assistente, aiuto e infine primario. Giovedì ha riconsegnato simbolicamente la chiave dell’ufficio ad Enrico Lenzi dell’area dirigenziale. A salutarlo giovedì mattina anche l’assessore provinciale Stefania Segnana, che ha portato al dottore gli attestati di stima ed anche tristezza da parte dell’intera comunità oltre ad un personale ringraziamento per l’impegno, la passione e la presenza costante. «Ne sentiremo la mancanza», ha concluso, riportando le parole di molti cittadini.

Attestati che sono arrivati anche da infermieri e collaboratori, tramite poesie e scritti in cui emerge l’impegno professionale e soprattutto umano di Fichera, un collega ed un professionista che è stato punto di riferimento per molti e nel suo ruolo dirigenziale si è fatto carico di problemi e questioni che, se non risolvibili a Borgo, ha portato avanti anche in altre sedi per trovare soluzione.

«Ho avuto attestati di stima vivi e ciò mi ha fatto enormemente piacere- ha spiegato commosso Fichera- Per me è stato un orgoglio lavorare qui a Borgo. Un arricchimento continuo personale, professionale ed umano. Insieme siamo riusciti a fare e dare qualcosa in più, a raggiungere grandi traguardi, e non parlo solo del numero di interventi fatti, il tecnicismo viene meno».

Ed ora? «Mi sono messo a disposizione della Protezione Civile in Italia che sta reclutando medici ed infermieri per la campagna di vaccinazioni. Eticamente è giusto mettermi a disposizione. Per il resto non so, mi prendo un momento sabbatico e poi vediamo».

Per il nuovo primario di medicina è in corso il bando indetto dall’Azienda sanitaria che vedrà la commissione (estratta dall’elenco nazionale) esaminare i 9 candidati iscritti non appena saranno consentiti gli spostamenti tra regioni. Nel frattempo Fichera sarà sostituito da un facente funzioni.

Accanto al primario, giovedì è stato salutato anche lo storico portinaio Bruno Pellanda, da ben 41 anni presenza fissa al centralino del San Lorenzo. «Quante volte mi hai tirato giù dal letto di notte per le maternità», gli ha ricordato scherzosamente Fichera.

Nel corso della mattinata è proseguita anche la campagna vaccinale: dopo i primi 5 vaccini arrivati il 27, nell’ultimo giorno del 2020 sono state consegnate al San Lorenzo altre 30 dosi per gli operatori sanitari.

L’incontro è stato anche l’occasione per avere alcuni dati aggiornati riguardanti la situazione Covid all’interno del presidio ospedaliero: giovedì erano 15 i pazienti ricoverati nell’Unità Covid 1 ed 8 nell’Unità 2, di cui 7 in ventilazione non invasiva. Tra i pazienti anche persone con meno di 60 anni.

«In mattinata abbiamo rimesso 3 persone, ricoverate altre 3 ed inviati 2 pazienti a Cavalese e 2 a Trento», ha precisato Enrico Lenzi.

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