Cassa Rurale Dolomiti il grazie di Molon e Bonelli 

Primiero. Eletti del cda con 465 voti il primo e 430 il secondo, auspicano una rapida integrazione dei territori. «I tempi non sono facili, la sfida impegnativa»



PRIMIERO. I giochi sono fatti. La nuova Cassa Rurale Dolomiti di Fassa Primiero e Belluno ha i suoi organi di governo, con qualche sacrificio e qualche novità per Primiero.

Abbiamo sentito Maurizio Bonelli, uno dei protagonisti di questo evento finanziario, eletto nel consiglio della nuova Cassa con 430 voti. «L’ elezione della nuova governance è stato l’ultimo atto di un percorso impegnativo, a volte complesso e con qualche inevitabile e comprensibile tensione, iniziato più di un anno fa e che dovrà affrontare ora sfide importanti in un contesto generale non facile. Agli amministratori eletti - dice Bonelli - con il loro bagaglio di conoscenze specifiche delle singole Casse per i consiglieri “riconfermati” e con le nuove professionalità dei nuovi eletti, spetta il compito di integrare al meglio l’attività nei territori di competenza, consolidando il concetto di banca di vicinato con un’attenzione particolare ad ogni territorio e alle esigenze dei soci /clienti».

«Da presidente uscente della vecchia Cassa Rurale - prosegue Maurizio Bonelli - eletto nel nuovo consiglio, conoscendo nei minimi particolari le dinamiche economiche del nostro territorio e le caratteristiche della ex Cassa Rurale, avendole vissute in prima persona, mi impegnerò profondamente e metterò a disposizione tutta la mia esperienza e professionalità maturata in tanti anni in ambito bancario, nel mondo delle imprese vista la mia professione abituale (direttore ufficio di Primiero di Servizi Imprese e ragioniere iscritto all’Albo dei Revisori legali) e nell’ambito del turismo montano, che caratterizza i nostri territori, essendo stato per anni presidente dell’Associazione maestri di sci del Trentino e dal 2011 presidente dell’Associazione maestri di sci italiani, affinché l’integrazione delle due realtà sia proficua e completa nel più breve tempo possibile, nel segno della continuità, per dare importanti e concreti vantaggi per tutti i soci / clienti».

Abbiamo chiesto qualche considerazione a Graziano Molon, eletto nel consiglio della nuova Cassa con 465 voti. «Un ringraziamento va a tutti i soci che mi hanno voluto dare la loro fiducia con un mandato forte come evidenzia il grande numero dei votanti. Credo che da un lato si sia voluto dare un chiaro segnale di cambiamento e dall’altro abbiano contato anche competenze e professionalità che metterò con entusiasmo a disposizione della nuova banca. Come ricordavo nel celebre proverbio cinese, quando soffia il vento del cambiamento, alcuni innalzano muri, altri costruiscono mulini a vento. La nostra Cassa Rurale dovrà appartenere a quest’ultimi».

«I tempi che ci aspettano - aggiunge Graziano Molon - sono indubbiamente non facili ed è necessario sin da subito fare squadra con i consiglieri e con tutte le risorse umane, vero cuore pulsante dell’azienda. Il territorio delle Dolomiti ci metterà di fronte a sfide importanti, ma l’omogeneità del territorio e le comuni tematiche economiche ci aiuteranno a crescere assieme. Tra le mie priorità non posso non mettere al primo posto il comparto turistico, vero motore dello sviluppo locale, senza dimenticare le piccole e medie imprese che sono la spina dorsale della nostra economia montana. Attenzione al sociale ed al volontariato sono inoltre naturali». (r.b.)













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