DALLA LESSINIA 

Il lupo anche in Vallarsa e Folgaria 

Aumentano anche gli attacchi al bestiame: 40 nell’ultimo semestre



ALA. Lupo, al branco dei Lessini si deve aggiungere ora la presenza accertata di altri individui da soli in Vallarsa e a Folgaria. Queste segnalazioni potrebbero essere solo di lupi di passaggio, ma si aggiungono ad altre località trentine (sparse un po' dappertutto, dal Bondone a Fassa sino a Pejo) dove è presente il lupo.

E ora il numero di attacchi al bestiame diventano importanti: negli ultimi sei mesi sono stati 40. Lo dichiara l'assessore Michele Dallapiccola, nel rispondere a due interrogazioni ravvicinate presentate dal leghista Maurizio Fugatti, relative a due predazioni del lupo avvenute in Vallagarina, più precisamente sui Lessini e in Vallarsa.

Oramai il ritorno di questo grande predatore sulle montagne trentine è realtà, e non si limita più solo ad un luogo isolato, come erano i Lessini. «I problemi che si stanno palesando in Trentino sono gli stessi emersi sulle Alpi Occidentali a partire dai primi anni Novanta», scrive Dallapiccola.

Le predazioni di mucche, pecore o capre in Piemonte furono all'epoca numerose. E anche in Trentino si sta verificando la stessa cosa: «Gli animali da reddito predati assommano a 72 capi - risponde Dallapiccola - 100 ulteriori capi risultano dispersi. I risarcimenti richiesti e concessi ammontano a 33 mila euro».

Ma se quindici - vent'anni fa gli allevatori piemontesi erano assediati, ora le cose sono cambiate, e in meglio. Anche se i lupi continuano a vivere su quelle montagne.

«Il problema maggiore è costituito dall'impreparazione degli allevatori alla convivenza col lupo - spiega Dallapiccola - dopo la scomparsa, sono stati rimossi quegli accorgimenti necessari a ridurre l'impatto, come custodia del bestiame, recinti notturni, cani da guardiania».

Grazie a questi accorgimenti ora in Piemonte i danni da lupo sono molto diminuiti, come spiega Dallapiccola. «É innegabile comunque che dove il lupo c'è, le predazioni non saranno completamente eliminabili», conclude l'assessore provinciale. (m.s.)













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