Wikimania, libri e mappe a portata di clic

Dalla Biblioteca comunale alla Fbk i progetti Wikimedia e Openstreetmap. Napolitano: «In Trentino centinaia di mapper»


di Sandra Mattei


TRENTO. Libri, mappe, documenti storici. Tutto a portata di un clic. Per consultare raccolte di biblioteche, ma anche per muoversi meglio in una città, grazie agli strumenti messi a disposizione dalla tecnologia e dalle piattaforme aperte ai contributi della comunità digitale. L’utilità di Wikipedia è universalmente nota: una enciclopedia a portata di tutti e dove chiunque è interessato ad un argomento può dare il proprio contributo. Ora, forse non tutti sanno che anche un servizio “tradizionale” come quello della Biblioteca utilizza questi strumenti per dare la possibilità di accedere alle proprie raccolte attraverso Wikisource, Wikimedia commons e Openstreetmap, piattaforme che si occupano rispettivamente di immagini digitali, di biblioteca e di mappe libere . E per una biblioteca che ha l’obiettivo di mettere a disposizione il materiale conservato, poter disporre di questi strumenti è fondamentale.

La storia che raccontiamo si lega proprio ai dati messi a disposizione su Wikisource dalla Biblioteca comunale. Protagonista è Maurizio Napolitano, ricercatore della Unità digital commons lab della Fbk che navigando nella piattaforma dei testi digitali, si è imbattuto in una guida di Cesare Battisti sul Trentino del 1915 ed è rimasto affascinato dalle mappe che Battisti, appassionato geografo, aveva realizzato dalla distribuzione etnico linguistica del Trentino, ai dialetti, ai dati dell’economia. Ed è da questo lavoro intrapreso dalla Biblioteca comunale che Napolitano ha elaborato un suo progetto inedito che compara le mappe di Battisti nei primi del Novecento a quelle di Openstreet map. Il risultato è un curioso colpo d’occhio, perché sovrapponendo una sezione sferica della mappa di Trento del 1915 sopra quella attuale, ci si rende subito conto dei cambiamenti che la città ha subito in un secolo. Balzano agli occhi le numerose caserme presenti a Trento prima dello scoppio della Grande guerra e alcune caratteristiche oggi scomparse, come la presenza delle rogge, nel secolo scorso lasciate scorrere a vista.

Qui va aperta una parentesi per parlare di Openstreetmap, un progetto a cui Napolitano si è appassionato, tanto da promuoverlo in varie situazioni come Tedx o La Repubblica delle idee di qualche anno fa. «Il Trentino - afferma Napolitano - ha una presenza di mapper particolarmente attiva, tanto è vero che sono 2 mila quelli che hanno dato un contributo a Openstreetmap, ma sono circa 200 quelli che lavorano in modo costante ad aggiornare queste mappe aperte».

In cosa consiste il lavoro del mapper? «Si tratta di inserire i dati - spiega Napolitano - attraverso una app del cellulare, ma anche con il computer, le macchine fotografiche, per creare una mappa aperta che indichi oltre ai nomi delle strade, anche la presenza di esercizi commerciali, monumenti, fontane, informazioni di utilità pubblica come strade accessibili con la sedia a rotelle o storiche, come il nome storico di piazza Battisti, che in molti a Trento chiamano ancora Italia».

Sull’altro fronte, la Biblioteca comunale di Trento da tre anni a questa parte ha avviato la strada della digitalizzazione e la creazione di voci nell’enciclopedia Wikipedia che riguardano le sue raccolte. Un progetto realizzato grazie all’aiuto dei giovani del servizio civile indetto dalla Provincia che si impegnano a caricare testi e immagini, che possono essere arricchiti di contenuti ed informazioni da chiunque abbia interesse per quell’argomento. «Abbiamo avviato la collaborazione con Wikimedia Italia nel 2015,- spiega Eusebia Parrotto, responsabile del progetto Glam della Biblioteca - grazie alla presenza ogni anno di giovani del servizio civile che si occuperanno di pubblicare sulla piattaforma on-line della Biblioteca testi non presenti in Wikipedia. Tra i lavori realizzati in questi ultimi anni c’è la digitalizzazione dei testi di alcuni autori trentini, da Giulia Turco Turcati Lazzari con il suo “Piccolo focolare domestico” ai testi dei processi delle streghe della Val di Non, trascritti su riviste dei primi del ’900. Abbiamo anche caricato nove guide turistiche per il centenario della morte di Cesare Battisti ed altre di Niccolò Toniatti del 1837, di Carlo Perini del 1868, di Francesco Ambrosi del 1881 e di Antonio Pranzelores del 1935. Ma il lavoro più impegnativo sarà svolto quest’anno, quando arriveremo a pubblicare 1500 mappe dal sedicesimo al diciannovesimo secolo: si tratta di mappe molto belle e colorate, raccolte in atlanti, che riguardano tutto il mondo».

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