Vitalizi, scaduti i termini Il M5s: «Una presa in giro» 

Niente adeguamento alla norma nazionale. Ma il presidente del Consiglio regionale Paccher non ci sta: «Sono stati loro a depositare una legge che fa slittare tutto a settembre»



Trento. Scaduti i termini. proprio ieri. quali? «quelli per l'adeguamento della normativa sui vitalizi, di per sé già una deroga alla scadenza iniziale del primo maggio. la regione trentino, dopo aver a lungo tergiversato lo bucherà in pieno. in tutta italia l’unica altra regione a fare altrettanto sarà la sicilia. si tratta di una bruttissima figura per la nostra autonomia, strumentalizzata per difendere privilegi medioevali» fanno sapere i tre consiglieri del movimento cinquestelle alex marini,diego nicolini e filippo degasperi.

Il presidente non ci sta

Non la prende benissimo il presidente del Consiglio regionale Roberto Paccher: «Queste affermazioni spiegano meglio di tante altre parole perché gli elettori domenica abbiano girato le spalle al M5s. Di loro non ci si può fidare: noi fuori tempo massimo per portare i vitalizi in regine contributivo? Ma solo perché i Cinquestelle hanno appena depositato un disegno di legge che sposta al primo settembre la data per uniformarsi alle nuove regole. Primo settembre, ripeto, e lo hanno messo loro in legge. La proposta è stata regolarmente incardinata nell’iter normale. Dovrà essere esaminata in commissione, poi andrà in aula. Ma la mia perplessità non è solo quella: il capogruppo del M5s era anche presente alla riunione dei capogruppo dove - osserva Paccher - si era affrontato un altro tema. Quella di dover approfondire se la Conferenza Stato-Ragioni ha un rango superiore alla nostra Autonomia. E, attenzione, non è una questione da poco: se oggi Roma ci può dire cosa fare sui vitalizi un domani può intervenire su altre competenze che sono di nostra prerogativa, la pesca, la caccia o chissà che altro. Dunque su questo, ed il M5s lo sa benissimo, il Consiglio regionale ha chiesto un parere giuridico esterno. Lo avremo in tempo per quella scadenza, quella del primo settembre, che hanno voluto fissare i tre consiglieri che ora si lamentano. Mi pare davvero una cosa pazzesca» chiude Paccher.

Interrogazione in arrivo.

I tre esponenti del M5s non ci stanno e annunciano pure un’interrogazione sul presunto sforamento dei termini per adeguarsi ai vitali come è avvenuto altrove: «In buona sostanza, non solo l’ufficio di presidenza ha evitato di elaborare una proposta di legge in merito ai vitalizi, ma, pur in possesso dei dati necessari, esso non ha nemmeno elaborato un prospetto per individuare le classi di vitalizio sulle quali intervenire, evitando anche di calcolare gli importi da tagliare e i risparmi attesi dalla loro attualizzazione. Non è finita, perché dopo aver dichiarato a favore di microfono la volontà di eliminare le odiose disparità di trattamento fra politici e “normali cittadini”, Paccher metteva in atto un vistoso voltafaccia, dichiarando di voler attendere ancora a recepire la norma nazionale sui vitalizi in modo da tutelare l’Autonomia. A questo punto - osservano Marini, Nicolini e Degasperi - ci sentiamo francamente presi in giro e con noi tantissimi cittadini che in buona fede hanno creduto ai proclami del “nuovo” governo regionale. A Paccher chiediamo se all'interno della maggioranza e dell'ufficio di presidenza regionale, peraltro costituito da soli membri della maggioranza stessa, ci sia qualcuno ostile al recepimento della norma nazionale sui vitalizi, una disposizione legislativa che è anche un provvedimento di buon senso».G.T.













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