Trento: tassa sul contante, ecco la mappa

Commissioni per chi preleva allo sportello. Ma solo in alcune banche


Serena Bressan


TRENTO. Cattive notizie in arrivo per i titolari di molti conti correnti. Si parla, infatti, da giorni della cosiddetta "tassa sul contante". In alcuni casi, chi preferisca ritirare il proprio denaro allo sportello della filiale, piuttosto che al bancomat, dovrà pagare una commissione che varia da uno a tre euro. Una politica adottata da svariate banche, tra cui Bnl, Monte dei Paschi e Unicredit. Però, è bene fare dei distinguo. Infatti, questa commissione aggiuntiva sul prelievo contante o sulle altre operazioni bancarie effettuate all'interno dell'agenzia non vale per tutte le tipologie di conto. La Bnl ha comunicato questa settimana ai suoi correntisti che dal 18 aprile ogni prelievo in filiale costerà 3 euro, nel caso in cui l'importo richiesto sia inferiore a duemila euro. In pratica, se si preleveranno 100 euro allo sportello, se ne incasseranno 97. Invece, una commissione di 3 euro per i prelievi in agenzia fino a 1500 euro è prevista da Unicredit sui conti Genius Smart e Genius Ricaricabile. Tali disposizioni sono in vigore da febbraio 2010 e, pertanto, sono applicate ai clienti che hanno sottoscritto il contratto dopo tale data: comunque, sono stati esentati gli over 65. E l'obiettivo ultimo è incentivare l'uso del bancomat per le operazioni di routine. D'altro canto, anche l'altoatesina Sparkasse esenta i più anziani da tali "tasse" e prevede «il costo di un euro per il prelievo di contante in banca fino a 250 euro per chi possegga una tessera bancomat», come specifica il capo-ufficio marketing Hugo Daniel Stoffella. Ancora diversa è la situazione al Monte dei Paschi di Siena, dove la commissione di 3 euro si applica solo ai detentori di un Conto Zip. «Chiediamo questa commissione solo per i conti correnti di tipo internet banking, nei quali non ci sono altri tipi di spese - spiegano allo sportello Mps di via Torre Verde -. Proponiamo servizi diversi secondo le esigenze del cliente e questo conto non lo offriremmo di certo a un pensionato». In controtendenza, la Banca di Trento e Bolzano (Btb) del Gruppo Intesa San Paolo. Infatti, è stata recentemente lanciata la nuova versione di Conto Facile che non prevede nessuna commissione per il ritiro di denaro allo sportello. Simile è la filosofia delle Casse Rurali Trentine, dove non si vuole penalizzare l'utente che scelga di recarsi di persona in banca. «Non sarà applicato nessun tipo di commissione - ha precisato Lorenzo Mosna, vicedirettore della Cassa Rurale di Aldeno e Cadine -. Siamo piccoli istituti di credito legati al territorio e ciò ci distingue dalle grandi banche che, evidentemente, hanno dovuto bilanciare le offerte più appetibili con delle "sovrattasse"». Gli fa eco il direttore generale della Cassa Rurale di Trento Michele Sartori: «Non prevediamo queste commissioni e cerchiamo di investire sul territorio rimanendo vicini alla gente. La notizia colpisce molto e non si capisce quale ritorno economico possa portare una prassi speculativa di questo tipo». Questione a parte sono i conti correnti sul web. «Per i conti online, facciamo pagare la "tassa sul contante" quando il cliente non esegue le varie operazioni via internet - spiega Gabriele Travaglia, vicedirettore della Rurale della Valle dei Laghi -. Questa tipologia copre circa il 7% su un totale di 9.500 conti e i loro intestatari pagano la commissione sul prelievo, sul bonifico e sul versamento in agenzia».

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