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Trento, si offende per un saluto e li aggredisce

È successo in città: due filippini gli augurano «buongiorno» ma è già sera. E lui risponde colpendoli con coltello e tirapugni



TRENTO. La loro colpa? Averlo salutato, incrociandolo casualmente per strada, con un «buongiorno» quando era già calato il sole. Una semplice parola, un saluto di cortesia che è stato interpretato come una presa in giro e che ha scatenato la rabbia dell’uomo. Che ha estratto tirapugni e coltello e ha picchiato i due sconosciuti. Con conseguenze per fortuna lievi per i feriti e una sentenza di patteggiamento (400 euro di multa) per l’aggressore. Che non ha saputo spiegare la ragione di quello che aveva fatto se non dicendo che quel giorno era «negativo», forse a causa di un brutto risveglio.

Una vicenda assolutamente particolare quella che è approdata nell’aula del tribunale di Trento e che è stata ricostruita dalla procura e dalla difesa dell’uomo (l’avvocato Luigi Campone) davanti al giudice Borrelli. Era la sera del 3 luglio dello scorso anno quando, casualmente, si sono incontrati in una via di Trento un romeno di 31 anni (che aveva compiuto gli anni il giorno precedente) e due filippini, un 41enne e un 37enne. Questi ultimi stavano camminando insieme e dagli accertamenti che sono stati fatti - e dalle testimonianze di tutti e tre - non avevano nessun tipo di rapporto con il romeno. Non si conoscevano, ma i due asiatici, quando lo hanno incrociato per strada, lo hanno salutato.

Un «buongiorno» dettato dall’educazione. Un «buongiorno» detto ad uno sconosciuto a cui forse non siamo più abituati, se non quando ci si incontra lungo i sentieri di montagna, che ha fatto saltare la mosca al naso al romeno. E pare che a dargli fastidio sia stato il fatto che ormai era sera e quindi il «buongiorno» era fuori luogo. E avrebbe sentito in quella semplice parola una nota ironica che non gli era piaciuta per nulla. E come reazione ha tirato fuori coltello e tirapugni colpendo i due increduli e spaventati filippini. Che alla fine sono dovuti andare al pronto soccorso per farsi medicare. Uno per una ferita alla fronte (giudicata guaribile in otto giorni) e l’altro per una ferita superficiale al torace (cinque giorni di prognosi).

Dalla loro denuncia è quindi partita l’azione penale che ha visto il romeno accusato di lesioni aggravate. E la causa è arrivata davanti al giudice Borrelli che nel corso dell’udienza di martedì ha dato il suo assenso all’accordo raggiunto fra difesa ed accusa con un patteggiamento - concesso le attenuanti generiche equivalenti alle aggravanti - pari ad una multa da 400 euro, pensa sospesa.













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