Trento: l'olmo resiste, funerale per i pioppi

Mentre cresce la protesta contro l'abbattimento dell'albero secolare in piazza Fiera, segate altre piante


Sandra Mattei


TRENTO. Monta la mobilitazione popolare contro l'abbattimento dell'olmo di piazza Fiera. Molte le voci che si sono levate a difesa della pianta che rappresenta un elemento di pregio per la piazza, liberata dalle auto e che ora si vorrebbe liberare anche del verde. Mentre continua la raccolta di firme alla profumeia Capuzzo contro l'abbattimento, in città altre piante soccombono.
E' il caso dei tre pioppi che svettavano sull'isola pedonale di via Giusti, nel tratto tra via Perini e via Filzi, e che sono stati abbattuti sabato a suon di seghe elettriche, creando anche qualche problema al traffico, perché si è dovuto chiudere alla circolazione il tratto di scorrimento verso sud e far passare le macchine a senso alternato in quello parallelo.
I lavori di abbattimento hanno richiesto tutto il giorno, a dimostrazione di quanto le piante fossero maestose. Basta comunque vedere quello che è rimasto dei tronchi, che hanno una circonfenza di parecchi giri concentrici, per capire che le piante erano secolari. Abbiamo chiesto lumi al dirigente del servizio strade e parchi, Giorgio Bailoni. «Gli alberi delle strade cittadine - spiega Bailoni - vengono sottoposti regolarmente a controlli di stabilità. La decisione di abbattere quelli di via Giusti era stata presa tempo fa, perché avevano problemi di stabilità, tanto è vero che nell'aiuola sono già stati messi a dimora dei giovani liodendri». Nei giorni scorsi altri due alberi hanno fatto la stessa fine in via Milano. Bailoni commenta che il piano di abbattimento segue un calendario prestabilito, e si mette in pratica prima dell'arrivo della primavera. Si tratta insomma degli ultimi colpi di coda. Per quanto riguarda l'albero che ora è sotto i riflettori, l'olmo di piazza Fiera, la sorte non è stata ancora decretata. A questo proposito, dopo le prese di posizione di Italia Nostra («Siamo certi - si legge in una nota - che il problema si possa risolvere tecnicamente, con piena sicurezza sia dei pedoni che degli autobus, senza dover abbattere l'amato olmo siberiano»), di Maurizio Daldon dell'Upt («Spostare il percorso di un autobus è possibile, restituire a tutti noi un albero centenario lo è molto meno»), del senatore della Lega Sergio Divina, torna alla carica Giovanna Giugni (Idv) con un'interrogazione al sindaco. La consigliera comunale spiega che la pianta è già stata oggetto di consolidamento dinamico e statico con cavi all'interno della chioma. «Chioma - continua - dove avrebbe nidificato anche l'assiolo, un piccolo gufo». Chiede al sindaco se l'olmo sia stato sottoposto al test strumentale (Sim) che è in grado di verificare la resistenza della pianta alle sollecitazioni del vento e se siano state valutate soluzioni alternative all'abbattimento, per la sicurezza dei pedoni che attraversano la piazza all'altezza del percorso dell'autobus.













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