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Tonale, l’addio alla scuola provinciale

Dopo il tentativo (fallito) delle Viote finisce all’asta un’altra struttura pubblica di montagna, abbandonata da 16 anni



TRENTO. Dopo il tentativo (fallito) con le ex caserme austro-ungariche delle Viote, la provincia di Trento ci riprova al passo del Tonale: l’ex scuola per gli addetti agli sport della montagna, da 16 anni in stato di abbandono a un chilometro di distanza dal passo, è stata messa in vendita attraverso la società Patrimonio del Trentino. Sarà il mercato a stabilire se l’iniziativa avrà maggior fortuna rispetto all’esperimento tentato alle Viote, dove l’ente pubblico non ha avuto riscontri concreti nonostante 190 mila euro spesi per mettere assieme un progetto in grado di convincere gli investitori. Evidentemente era troppo ambiziosa - di questi tempi - l’idea di convincere gli investitori a spendere 36 milioni di euro per un resort di lusso sulla montagna di Trento, dove già gli alberghi esistenti faticano a far quadrare i conti. Chissà come andrà sul passo del Tonale dove - per lo meno - le cifre in gioco sono molto diverse e non ci sono progetti pre-confezionati.

Dopo mesi di indiscrezioni e annunci, l’avviso dell’asta dell’ex scuola d’alta quota è stato pubblicato nei giorni scorsi sul portale di Patrimonio del Trentino. Il nostro giornale ne ha dato notizia assieme alla delusione di operatori turistici e amministratori pubblici dell’alta val di Sole che avrebbero preferito una soluzione diversa per la struttura che fra gli anni Ottanta e Novanta ha ospitato migliaia di studenti trentini in settimana bianca.

Passo del Tonale, la scuola provinciale abbandonata da 16 anni

Ecco le immagini della scuola provinciale che per anni ha ospitato migliaia di studenti trentini in settimana bianca e che ora è stata messa in vendita dalla provincia di Trento. Leggi l'articolo

Il prezzo di partenza è di 1 milione e 274 mila euro che per una struttura (gigantesca) di oltre 5 mila metri quadrati appare quasi ridicolo: sono 250 euro al metro quadro. Ma qui è tutto da rifare: nel 2000 infatti la struttura venne dismessa di fronte alla necessità di mettere a norma l’edificio per rispettare le normative anti-incendio e quelle sulle barriere architettoniche. Ma a dire il vero già fin dall’epoca di costruzione (erano i primi anni Settanta) la struttura aveva evidenziato i propri limiti: costruita in vetro e cemento, in anticipo sui tempi, si era rivelata infatti molto costosa da riscaldare, tanto che già all’inizio degli anni Ottanta venne sottoposta a un pesante intervento. Problemi anche per l’altezza (insufficiente) dei solai.

Ora la vendita all’asta, che gli uffici provinciali considerano inevitabile. Le offerte potranno essere presentate entro il 15 aprile prossimo e l’apertura delle buste avverrà il 18 aprile. Chi potrà essere interessato? Secondo alcune indiscrezioni un grande gruppo attivo nel settore turistico avrebbe preso informazioni, ma le somme si potranno tirare solo il giorno dell’apertura delle buste. Intanto le due strutture di montagna della Provincia hanno avuto un destino diverso: alle Viote sono stati alloggiati i profughi (e prima di loro i bambini con problemi familiari) che sono stati almeno l’opportunità per mantenere la struttura in funzione; sul Tonale invece gli unici ospiti degli ultimi 15 anni sono stati i vandali che hanno contribuito ad accelerare il degrado dell’edificio.













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