Terremoto, previsioni con sensori wireless

Nuovo progetto di ricerca condotto nel Laboratorio prove materiali dell'Università di Trento



TRENTO. La scienza ci dice che non è ancora possibile prevedere i terremoti, ma presto con l'aiuto della tecnologia si potrebbero almeno minimizzarne gli effetti e gestirne con rapidità ed efficienza le conseguenze sugli edifici. E' quanto emerge da un nuovo progetto di ricerca condotto dai ricercatori del Laboratorio prove materiali e strutture dell'Università di Trento, uno dei maggiori laboratori sismici attivi in Europa.

Il gruppo di ricerca ha lavorato allo sviluppo di sensori wireless miniaturizzati specifici per costruzioni in cemento armato e alla messa a punto di un sistema per il supporto alle decisioni che sa rilevare e utilizzare in tempo reale le informazioni raccolte dai sensori sullo stato di agibilità di un edificio in seguito ad un terremoto, aiutando così a prendere decisioni a volte cruciali.

Il lavoro svolto dai ricercatori dell'Università di Trento rientra nell'ambito di un progetto, denominato "Memscon", finanziato dall'Unione europea e coordinato dall'Institute of Communication and Computer Systems (Iccs) di Atene, che coinvolge 11 partner di 7 Paesi diversi, comprendente università centri di ricerca, industrie e studi di consulenza internazionali.













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