Terremoto, altre due scosse. Paura anche in Trentino

Altra scossa, breve e potente alle 15.18. E poi un'altra alle 19.38. Avvertite anche a Trento: tantissime chiamate ai pompieri. I tecnici della protezione civile trentina scendono domani per sopralluoghi di edifici



TRENTO. Un'altra scossa, epicentro nel Ferrarese. Crollo di altri edifici, di parte del municipio di Sant'Agostino. La scossa, 5,1 Richter, è stata avvertita distintamente anche a Trento e a Bolzano. E poi un'altra scossa ancora, percepita in Trentino e anche in Alto Adige, sempre con epicentro tra Modena e Ferrara. E' lo sciame sismico.

Non saranno necessari i moduli di assistenza che il Trentino, alla guida del Comitato paritetico Stato-Regioni-Enti locali in materia di protezione civile, ha messo a disposizione dopo aver sentito anche la disponibilità delle altre Regioni. Alcuni tecnici sono però già scesi dal Trentino per effettuare le verifiche statiche sugli edifici. Per il terremoto della notte fra sabato e domenica l'unico danno segnalato è il crollo di un crocefisso e di una sfera in pietra dalla facciata della chiesa di Bezzecca, in Val di Ledro; l'area è già stata messa in sicurezza dai Vigili del Fuoco.

Sette morti e una cinquantina di feriti. È questo il bilancio, ad ora, della serie di scosse sismiche che nella notte hanno terrorizzato l’Emilia Romagna. Quattro le vittime nel ferrarese: tre operai morti nel crollo di una fabbrica a Sant’Agostino e un altro operaio morto a causa del cedimento di un capannone. Una donna di 37 anni è morta a Bologna per un malore molto probabilmente causato dal forte spavento. E poi un'altra donna, di 103 anni, anch'ella colpita da un malore. Diciassette scosse in tutto dall’1.13 alle 8.32. La prima di magnitudo 4.1 con epicentro nel comune modenese di Finale Emilia, poi una più lieve di magnitudo 2.2. Alle 4.03 la scossa più forte: magnitudo 5.9 secondo l’Ingv, 6.0 secondo l’Usgs, a una profondità di 6,3 chilometri e con epicentro a Finale Emilia. Poi ancora una scossa 3.1 e un’altra più forte alle 5.02 di magnitudo 4.9.

Da quel momento la potenza delle scosse ha iniziato a scemare tra magnitudo 3 e magnitudo 2, destando meno preoccupazione nella popolazione della zona. Danni a edifici e chiese nel bolognese, nel ferrarese e nel modenese.  «Dopo la principale scossa della notte di magnitudo 5.9, se ne sono registrate altre 4 di minore entità. Se confermato, questo rappresenta una sequenza sismica che definisce un andamento positivo. Rimane tuttavia una allerta per gli edifici storico-monumentali di culto e gli edifici rurali». Lo ha detto, parlando ai microfoni del TgCom Demetrio Egidi, direttore dell’agenzia di protezione civile dell’Emilia Romagna. «Sarà prudenziale - ha aggiunto Egidi - non frequentare gli edifici dei comuni interessati, nel modenese, nel ferrarese e in parte nel bolognese, così come le abitazioni rurali".













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