garniga terme 

Terme, la gara per riqualificarle 

Dopo sette anni di chiusura, la Provincia stanzia 3 milioni di euro



GARNIGA TERME. Forse è più di uno spiraglio di luce dopo sette anni di chiusura. Parliamo del complesso termale che ha abbassato le serrande a fine stagione del 2011 quando le due società che lo gestivano, la Motoauto srl (della direttrice sanitaria Patrizia Manica) e la società Arnica (con il presidente Loris Cimonetti) hanno deciso di non proseguire.

Gestione non più rilevata da qualcuno dopo che le aste per gli anni successivi sono andate deserte. Nello stesso anno (2011) dopo le precedenti gestioni in rosso, la giunta provinciale ha affidato alla Patrimonio Trentino spa la società, dopo aver acquistato le azioni detenute dai tre comuni (Aldeno, Cimone e Garniga Terme) allo scopo di effettuare gli investimenti necessari per l’ammodernamento dell’attuale stazione termale.

Finalmente, dopo promesse e interrogazioni, a fine giugno la Provincia ha aperto un bando per la riqualificazione del complesso delle Terme di Garniga a favore della Garniga Terme spa (costituitasi nel 2008) rispettando il prezziario provinciale in vigore per le opere che da luglio sarebbe altrimenti lievitato. Lo stanziamento in appalto è di 2.991.947,85 euro di cui 72.643,11 per oneri della sicurezza non soggetti al ribasso d’appalto. Stanziamento necessario ad una consistente rifinitura sia della componente alberghiera sia del settore wellness e piscina (questa, nelle ore pomeridiane-serali veniva aperta anche agli esterni, soprattutto bambini e mamme) in modo da qualificarsi sul mercato ricettivo e dare così nuovo vigore al paese posizionato sul versante del Monte Bondone.

La procedura di gara è aperta telematica su sistema Sap - Srm. È stata indetta dall’Apac (Agenzia provinciale per gli appalti e contratti) su delega della Garniga Terme spa, controllata la Patrimonio del Trentino, con il criterio dell’offerta economicamente più vantaggiosa. Il termine di presentazione delle offerte è fissato per le ore 12 del prossimo 26 settembre.

È molto soddisfatto il sindaco Valerio Linardi di questo annunciato avvio dei lavori che prevedono la riapertura dei bagni d’erba, a partire dal 2020. L’erba del Bondone ha delle caratteristiche molto appropriate per la medicina termale ed è dunque una peculiarità nella fitobalneoterapia.

«E’ chiaro – osserva Linardi - che per la nostra piccola comunità le Terme sono indispensabili ad un turismo continuo e di qualità, non saltuario come ora. Da un sondaggio da poco effettuato sono circa 40 le case private, costruite anni Sessanta-Settanta, quindi in buono stato, che sono abbandonate. Credo che più di un proprietario metterà mano a queste abitazioni se riaprono le Terme per ospitare turisti. Calcolando le seconde case ci risulta che il potenziale qui a Garniga Terme è di circa mille posti letto». (g.m.)















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