viabilità

«Statale della Valsugana in sicurezza dal 2018»

L’assessore Olivi risponde ai question time di Passamani, Zanon e Fugatti: «Lavori al via in primavera»


di Marika Caumo


VALSUGANA. La Statale 47 della Valsugana ha tenuto banco ieri in consiglio provinciale nello spazio riservato ai question time. Ben tre quelli presentati da altrettanti consiglieri provinciali che hanno portato in aula la situazione critica dell'arteria nel tratto a due corsie da Grigno a Castel Ivano, teatro di numerosi incidenti mortali.

Gianpiero Passamani (Upt) ha chiesto come l'esecutivo, alla luce delle nuove misure imposte sul quel tratto di strada (limite di velocità dei 70km/h e divieto di sorpasso) intenda garantire la presenza costante di controlli del rispetto del limite di velocità e sorpasso. Ha quindi posto l'attenzione sulla gestione tempestiva dei rallentamenti causati dai veicoli lenti, chiedendo se si intenda supportare la Comunità nella gestione di eventi stradali rilevanti. Nel rispondere il vicepresidente della Provincia Alessandro Olivi, assente Mauro Gilmozzi, ha evidenziato come sulla Ss47 «l'incidentalità complessiva è minore rispetto ad altre arterie, mentre risulta essere superiore la quota di incidenti stradali mortali - ha spiegato -. Al fine di attenuare questa ultima, è stata diramata l'ordinanza di regolamentazione del traffico che impone il limite massimo di 70 km orari. I veicoli lenti (mezzi agricoli e biciclette) si dovrebbero invece orientare verso le numerose piste ciclabili e percorsi alternativi della zona». Olivi ha poi assicurato la piena disponibilità dell'assessore Gilmozzi alle amministrazioni locali nella gestione degli eventi stradali «che devono coinvolgere anche polizia stradale e civile. L'applicazione efficiente ed efficace delle ordinanze, presuppone un perfetto coordinamento di tutte le forze in gioco».

Gianfranco Zanon (Progetto Trentino) ha quindi sollevato il problema della messa in sicurezza del tratto in questione, chiedendo lumi sull'intervento ed auspicando che, per limitare il rischio di incidenti causati da sorpassi, si possa prevedere un allargamento della carreggiata a quattro corsie, posizionando uno spartitraffico. «L'avvio dei lavori è prevedibile per il primo trimestre del 2018. Non è previsto uno spartitraffico centrale, ma una forma di separazione delle carreggiate, piazzole di emergenza, una corsia di decelerazione per l'emissione nei paesi, una serie di opere per un importo lavori di 3 milioni 700.000 euro circa e un importo di progetto di oltre 4 milioni», la risposta di Olivi. «Sollecito la previsione di uno spartitraffico, altrimenti l'opera potrebbe risultare ancora più pericolosa dello stato attuale», la replica di Zanon a cui ha fatto seguito il question time di Maurizio Fugatti (Lega Nord), sempre sulla possibilità di realizzare le quattro corsie e installare uno spartitraffico come richiesto dagli amministratori, ma anche quali intenzioni abbia la Provincia in merito al progetto della Valdastico.

«La procedura di gara è stata avviata il 19 giugno 2017, con previsione di fine lavori nel 2020 mentre la realizzazione delle quattro corsie non è ad oggi inserita nel programma delle opere viabilistiche della Provincia - ha risposto Olivi -. Infine, sul possibile collegamento con il Veneto, detto che la giunta non può oscillare sulla base di spinte singole dei territori, è noto che siamo in attesa di conoscere le proposte del Comitato paritetico tra Ministero ed enti locali sulla Valdastico che poi saranno oggetto di una consultazione pubblica e di un dibattito in quest'aula, così come prevede la normativa vigente». «I fatti di queste settimane forse dicono che invece è il caso di “oscillare”e cambiare idea sul collegamento con il Veneto perché la popolazione che abita su quel tratto di strada rischia quotidianamente», ha replicato Fugatti.

Intanto sabato 15 luglio prossimo alle 9 all'altezza del ristorante Al Mulino di Ospedaletto ci sarà una manifestazione dimostrativa dei cittadini con il blocco totale del traffico per mezzora.













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