Stasera il film sull’accoglienza rimasto fermo al ministero

Trento. Se la rete dell'accoglienza in Italia è messa a rischio dai tagli del governo, c'è però un'Italia che resiste, come è avvenuto anche a livello locale, con la risposta di tanti volontari che...



Trento. Se la rete dell'accoglienza in Italia è messa a rischio dai tagli del governo, c'è però un'Italia che resiste, come è avvenuto anche a livello locale, con la risposta di tanti volontari che continuano a tenere corsi di lingue per stranieri, assistenza e supporto psicologico.

Un'Italia che è ben rappresentata nel film “Paese nostro”, risultato di sei cortometraggi di altrettanti registi che hanno raccontato esperienze di accoglienza diffusa nel nostro Paese, attraverso le storie di alcuni operatori coinvolti nello Sprar (il sistema che ha finora funzionato grazie alla sinergia del ministero degli Interni, dei Comuni e delle associazioni).

La proiezione del film è organizzata dal Centro sociale Bruno, questa sera alle ore 20.30, all'area “al Bersaglio” di Piedicastello (in caso di maltempo si terrà al Centro) ed è anch'essa un'iniziativa di chi resiste, il “Bruno”, il centro sociale sul quale pende lo sfratto. Si tratta di una prima assoluta perché non è mai stato distribuito.

Il film (i registi sono Michele Aiello, Matteo Calore, Stefano Collizzolli, Andrea Segre, Sara Zavarise) ha vinto nel 2016 un bando del Ministero degli Interni, ma quest'ultimo - che ne ha i diritti - l'ha tenuto fino a oggi fermo in un cassetto: prima con Minniti, poi con Salvini.

ZabLab, sigla che rappresenta gli autori, ha così deciso di proporne la visione, alla quale questa sera per l'occasione presenzieranno Michele Aiello, regista e Corrado Consoli, di ROAR Trentino (Rete operatori/trici accoglienza resistenti). Sei i ritratti: si va dalla scelta di Federica di Porto San Giorgio, a quella di Lucia che torna nella sua Palermo dopo avere studiato a Milano. C'è l'iraniano Assan, trasferito in Giappone dove ha sposato una colombiana e che, dopo una serie di peripezie, finisce a Chiesanuova (nel torinese), Alice che affronta le sfide della sua omosessualità e dell'accoglienza a Schio, Rosanna e Fabio, operatori legali nel progetto Sprar di Lamezia Terme, tutti alle prese con la difesa dei diritti dei più deboli. SA.M.















Scuola & Ricerca

In primo piano