Scalini invisibili: capitomboli a raffica a Rovereto

E la figlia di una disabile segnala tutta la propria amarezza «Mercato proibito per chi si muove su una carrozzella»



ROVERETO. Per la seconda settimana, il mercato è tornato al suo posto. Un evento salutato come una liberazione da buona parte degli ambulanti (tranne quelli nelle zone più disagiate, che vendevano meglio in corso Bettini) e dai commercianti fissi del centro storico. Tutto è bene quel che finisce bene? Non proprio. Ieri mattina si è segnalato un problema del tutto nuovo: una mezza dozzina di anziani caduti malamente dopo avere inciampato nei nuovi cordoli. Quello che si è rivelato più insidioso è all’incrocio tra via Carducci e via Tartarotti: tre cadute, anche se nessuna con conseguenze serie. Pare che lì non ci fossero dislivelli prima dei lavori, e in pietra su pietra il cordolo risulta poco se non nulla evidente. La richiesta inevitabile è che sia reso più visibile in qualche modo.

Non è l’unico problema. Abituata ormai a corso Bettini, una lettrice «figlia di una disabile in carrozzina» segnala un altro problema fino ad oggi evidentemente trascurato: in centro storico il mercato è praticamente precluso per tutti coloro che hanno difficoltà di movimento autonomo.

«Sono figlia di una persona disabile in carrozzina - scrive la donna e volevo segnalare come sia scomoda e difficoltosa la percorrenza del mercato nella sua vecchia collocazione per chi come me vuole andarci con una persona in carrozzina. Tra marciapiedi, buche, vicoli stretti e gente distratta, diventa una tortura invece che un piacere... Oltre a vedere persone appiedate di una certa età cadere a ruzzolone causa inciampo in buche o a causa dello scalino del marciapiede. Dopo aver provato il piacere della percorrenza lineare senza ostacoli che presentava il mercato nella locazione di Corso Bettini penso che sarà l'ultima volta che io con mia madre in carrozzina frequenteremo il mercato là in centro storico. Spero venga presa in considerazione questa "lamentela" per chi come me vive già in una situazione disagevole».

Un argomento in più del quale tenere conto. Un mercato «barrierato», considerato che a frequentarlo sono soprattutto gli anziani, pare essere un controsenso. E se il problema dei nuovi scalini sarà probabilmente risolvibile con una mano di vernice a tinte sgargianti (alla faccia dell’arredo urbano, ma un femore resta un femore solo finchè è sano) quello degli spazi angusti e della difficoltà di movimento quando sono intasati dalla folla che si ferma davanti alle bancarelle, pare molto più complicato da superare. Nessuno dei caduti ieri ha avuto bisogno dell’ambulanza: anche quello sarebbe stato un test interessante. (l.m)

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