la presentazione

Polizia, un grande fotografo per il calendario 2016

Massimo Sestini ha realizzato immagini rappresentative e operative. Prenotazioni entro il 21 settembre: il ricavato all'Unicef



TRENTO. Si può già prenotare il calendario della Polizia di Stato per l’anno 2016. Gli scatti sono stati realizzati dal fotografo Massimo Sestini, tra i vincitori, nell’anno, del premio General News del World Press Photo of the Year (dal 1955 uno dei più importanti premi fotografici al mondo).

In questa edizione le pagine del calendario conterranno immagini operative riprese da una prospettiva zenitale (il punto più in altro, perpendicolare all’osservatore). Il ricavato sarà destinato al Comitato italiano per l’Unicef per sostenere il progetto “Sud Sudan – protezione per i bambini vittime dell’emergenza umanitaria”, per garantire protezione ai bambini sfollati in particolare assicurando servizi di identificazione dei minori non accompagnati e successivo ricongiungimento alle famiglie di origine, registrazione alla nascita, protezione dalla violenza (anche in genere) e istruzione di base.

Ecco il nuovo calendario della polizia

Il grande fotografo Massimo Sestini ha realizzato immagini di situazioni rappresentative e operative. Si può prenotare fino al 21 settembre: il ricavato all'Unicef

Per prenotare il calendario della Polizia di Stato - quello da parete (8 euro) e da tavolo (6 euro) - bisogna versare le rispettive somme sul conto corrente postale n. 745000 con causale “Calendario della Polizia di Stato 2016 per il progetto Unicef Sud Sudan – protezione per i bambini vittime dell’emergenza umanitaria”, presentando poi la ricevuta all’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Questura, entro il prossimo 21 settembre.

Dal 2001 il ricavato della vendita del calendario della Polizia di Stato è destinato a finanziare alcuni appelli umanitari dell' Unicef; complessivamente sono stati raccolti più di 2 milioni di euro e completati diversi progetti, di cui alcuni a sostegno dell’infanzia e contro lo sfruttamento dei minori in Cambogia, Benin, Congo Guinea, Repubblica Centro Africana.













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