Piera Ianeselli si ricandida a guidare la Piccola Opera

La presidente del centro per disabili di Levico Terme punta alla continuità del cda «Vorrei poter continuare il lavoro già avviato a favore dei nostri ospiti»


di Antonio DeCarli


LEVICO TERME. Il mese prossimo ci sarà il rinnovo del consiglio di amministrazione dell’Apsp “Centro don Ziglio” più conosciuta come “Piccola Opera”, oggi presieduta da Piera Volpi Ianeselli. La presidente ha saputo soprattutto rasserenare l’ambiente dopo le spaccature del passato che avevano messo in secondo piano il vero ruolo del cda cioè “il bene degli ospiti disabili” e la gestione ottimale di una azienda di servizi alla persona.

Piera Ianeselli, interpellata in merito sottolinea: «Ho fatto la mia parte, avvalendomi di collaborazioni preziose e superando le contrapposizioni del passato. Credo che questo sia stato apprezzato da molti e quindi mi farebbe piacere poter completare anche nell’immediato futuro il programma individuato da tutti noi conseguendo tutti quegli obiettivi utili per il Centro don Ziglio e soprattutto mantenere una grande attenzione e sensibilità verso il settore dei diversamente abili».

E sulle voci che riguardano la presentazione di alcune proposte di candidature, che preluderebbero a possibili ritorni in cda anche di persone che in passato avevano prodotto tensioni sia nello stesso cda che tra il personale, la presidente aggiunge che «mi par di capire che è in atto da qualche tempo una corsa per accaparrarsi qualche posto per sedere intorno al tavolo ovale o a sostituire l’attuale presidente e forse la stessa direzione. Questo rinnovo preoccupa anche alcuni familiari degli ospiti che ci hanno contattato segnalando anche contrarietà e insofferenza verso eventuali scelte che potrebbero ispirarsi più ad interessi di qualche parte politica».

Il consiglio di amministrazione uscente nominato nel 2008 dalla giunta provinciale è attualmente formato da: Piera Volpi in Ianeselli presidente indicato da Lorenzo Dellai, Maria Perina in Neri (pedagogista) indicata dalla Regione, Massimo Giordani (presidente Upipa) per la Provincia, Antonio Casagrande (ex dipendente) per il Comune di Levico Terme, don Paolo (parroco di Calceranica) per la Curia vescovile.

La Piccola Opera era nata appena finita la 2° guerra mondiale quando nel 1946 un gruppo di volonterosi guidati da don Giulio Ziglio decise di assistere e recuperare socialmente e moralmente soggetti minori caratteriali. Nel ’66-’67 si trasforma in Istituto per l’assistenza e recupero professionale di soggetti maschi diversamente abili di età superiore a 15 anni. Dal 2005 accoglie anche soggetti più giovani e di ambedue i sessi.

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