Pergine, due donne manolestafanno il colpo in gioielleria

Con il più classico dei colpi si sono impossessati di un rotolo di 40, 45 catenine d’oro bianco e giallo del peso di oltre mezzo chilo: valore 20.000 euro circa. Autrici due donne



PERGINE. Con il più classico dei colpi si sono impossessati di un rotolo di 40, 45 catenine d’oro bianco e giallo del peso di oltre mezzo chilo: valore 20.000 euro circa. Autrici due donne. Una impegnava il titolare dell’oreficeria-orologeria, nell’acquisto di un orologio, l’altra occupava il figlio con la richiesta di una catenina. È avvenuto nella tarda mattinata di sabato, ma il furto è stato scoperto solo lunedì mattina. Il colpo è stato effettuato ai danni del negozio di Guido Sittoni in via Pennella, a pochi passi da piazza Municipio, in pieno centro storico. Il racconto da parte del titolare è di una semplicità unica.
Il bancone interno è a “elle”, ai margini del lato più lungo, la cassaforte, e dietro il bancone un piccolo locale ripostiglio per la merce non di valore. «Ero impegnato con una cliente che voleva acquistare un orologio - raccontava ieri Guido Sittoni - e mi trovavo sul lato corto del bancone. Sul lato lungo, mio figlio Filippo era impegnato con un’altra donna che chiedeva di vedere catenine d’oro». Così, il giovane aveva aperto sul banco i classici rotoli di panno con le catenine. Poi, la donna chiedeva di poter vedere altre collanine in filo di caucciù con la chiusura d’oro. «Per precauzione, mio figlio ha riarrotolato il panno con le catenine d’oro riponendolo sotto il banco. Ha fatto pochi passi, si è recato nel ripostiglio prelevando le collanine di caucciù da mostrare alla cliente». Sconsolato, prosegue: «La mia cliente non concludeva l’acquisto, mentre la donna impegnata con mio figlio sì: aveva deciso di acquistare una collanina con filo di caucciù e chiusura d’oro». «Torno più tardi, massimo lunedì, a prendermi il pacchettino», diceva al figlio del titolare e usciva dal negozio, preceduta, già da qualche minuto dalla donna che voleva un orologio. Preparato il pacchettino, il giovane l’aveva appoggiato sul banco interno in attesa che la cliente tornasse. Sabato sera, il negozio era stato chiuso regolarmente. Lunedì, nel mettere ordine in cassaforte, è stata notata l’assenza del rotolo di catenine. Il pacchettino era ancora lì e così è stato scoperto il furto. La donna, con particolare destrezza, aveva allungato la mano sotto il bancone impossessandosi del rotolo. (r.g.)

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