Panizza:«Kaswalder? Si è fatto espellere lui Non vedo proteste»

Il segretario del Patt: «Nessun problema con la presidente Tamanini, lei si esprime sempre nelle sedi di partito»



TRENTO. «L’espulsione di Walter Kaswalder è stata una scelta pesante, lo dimostra il fatto che la giunta del partito ha discusso del suo deferimento per tre volte, e per due volte è stato sospeso il procedimento nella convinzione che le cose potessero sistemarsi. Abbiamo cercato di evitarlo in tutte le maniere, ma basta guardare le ultime dichiarazioni di Kaswalder sul bilancio per rendersi conto che così non si poteva continuare. Anche perché ho verificato lo Statuto e per le contestazioni sulla base dell’articolo 8 dello Statuto (osservanza dei regolamenti e dei deliberati, ndr) la sospensione non è prevista, ci sono solo il richiamo e l’espulsione». Il segretario Franco Panizza ieri sera ha ufficializzato alla giunta del Patt la decisione di venerdì del collegio di disciplina che ha espulso Kaswalder dal partito. Il consigliere ha già annunciato un ricorso ai probiviri, ma la frattura appare ormai insanabile.

Ieri non si è tenuta la consueta riunione del gruppo provinciale, slittata a domani. Ma l’espulsione di un esponente che rappresenta un pezzo di storia autonomista ha gettato scompiglio nella base autonomista, che negli ultimi mesi aveva già assistito agli addii di Ottobre e Corona. Le reazioni sono arrivate sui social network, dal presidente della sezione di Levico Massimiliano Osler a quello dei Caldonazzo Renzo Marchesoni, da Cristiano Moiola capogruppo a Mori, a Rodolfo Adami di Besenello e Walter Montibeller di Roncegno: tutti solidali con Kaswalder. Ma Panizza non si scompone: «Quelle su Facebook sono legittime posizioni personali ma non esprimono il sentire di un territorio né di una sezione. A Mori il Patt è stato commissariato per aver fatto l’accordo con la Lega, e adesso stanno con Kaswalder che si è schierato con loro contro la Provincia sul vallo tomo, mi sembra che si siano mescolate cose diverse. A Besenello c’è un unico tesserato. Con Osler ci sono rapporti di stima ma parla per sè. Io come segretario non ho ricevuto nessuna telefonata di protesta, non ci sono sollevazioni né restituzioni di tessere. Sento che qualcuno continua a insistere sul calo degli iscritti, rispondo che sono oltre 1700, in linea con il trend di tutti gli ultimi anni».

Panizza affronta poi il caso della presidente del partito Linda Tamanini, da sempre vicina a Kaswalder, che ha definito l’espulsione «una brutta pagina per il partito». «Con la presidente non c’è nessun problema, esprime le sue idee, anche quando è in disaccordo, nelle sedi di partito», osserva il segretario. Va però ricordato che quando ha pubblicamente dichiarato la sua vicinanza a Marika Ferrari, fatta fuori dalla giunta Andreatta per far posto a Tiziano Uez, è stata subito richiamata all’ordine dalla sezione di Trento. ©RIPRODUZIONE RISERVATA













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