dramma a piné

Non ce l’ha fatta l’anziano schiacciato dal trattore

Gianfranco Leonardelli, 72 anni di Montagnaga, è morto ieri all’ospedale. Dal giorno dell’incidente, la settimana scorsa, non si era mai ripreso



TRENTO. Non ce l’ha fatta Gianfranco Leonardelli, il pensionato di 72 anni di Montagnaga di Pinè che la scorsa settimana era rimasto schiacciato sotto il suo motocoltivatore nei pressi del lago di Canzolino. Ieri è deceduto all’ospedale Santa Chiara dove era ricoverato in rianimazione dal giorno dell’incidente. Non si era mai ripreso dal giorno dell’incidente.

Leonardelli quel giorno era andato in campagna insieme alla moglie Rita. Fu proprio la donna a dare l’allarme. Il pensionato era alla guida di un piccolo trattore, un motocoltivatore, e aveva imboccato una stradina ripida interpoderale. Quella mattina aveva piovuto e i freni del motocoltivatore non funzionarono. Il piccolo mezzo agricolo iniziò una corsa passa e andò a finire in mezzo ai vigneti sopra al lago. Leonardelli non riuscì a saltare e venne schiacciato dal mezzo. Riportò ferite molto gravi alla testa, al tronco e alle gambe.

Le sue condizioni apparvero subito come molto gravi. Da Trento salì fino a Canzolino un mezzo dei vigili del fuoco per rimuovere il trattore. Sul posto arrivò anche l’elicottero di Trentino Emergenza. Il medico di bordo stabilizzò il pensionato che venne trasferito d’urgenza all’ospedale Santa Chiara. Venne ricoverato in rianimazione e da allora le sue condizioni non sono mai migliorate. Ieri non ce l’ha fatta. Leonardelli lascia la moglie Rita e una figlia.

Era in pensione da una decina d’anni. In precedenza aveva lavorato a lungo alla Nord Vetri di Pergine. Era rientrato in Italia dopo aver lavorato e vissuto per molti anni in Svizzera. La sua è stata una vita di lavoro e di sacrifici. Aveva deciso di rientrare in patria e aveva trovato il lavoro poco lontano da casa. Poi la pensione. Da quando è stato collocato a riposo, aveva raddoppiato l’impegno in campagna. Si occupava del suo terreno nei pressi di Canzolino. Con lui c’era spesso la moglie Rita.

In paese era molto conosciuto. Frequentava il bar e gli altri punti di ritrovo. Tutti lo descrivono come una persona molto disponibile, ma anche riservata. La notizia della sua morte si è diffusa in pochi minuti ieri pomeriggio.

Sull’incidente la Procura aveva già aperto un’inchiesta anche se non sembra ci siano responsabilità di altre persone. Si tratta di stabilire perché i freni del motocoltivatore non abbiano funzionato. Il mezzo agricolo stava percorrendo una strada in discesa molto ripida e in una giornata di pioggia. Tutti fattori che potrebbero aver causato l’incidente.

Sul luogo dell’incidente sono arrivati anche i vigili del fuoco del corpo permanente di Trento che hanno rimosso il trattore. Adesso si tratta di vedere se ci sono stati guasti al sistema frenante del motocoltivatore.













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