la storia

Nasce a Ponte Arche la prima osteria vegana

Svolta gestionale al “Vecchio Mulino” dei coniugi Roberto e Marica Agosta «È una evoluzione naturale: abbiamo sempre puntato sulle verdure locali»


di Graziano Riccadonna


PONTE ARCHE. I gusti cambiano, i gusti sono soggetti non tanto alla moda quanto ai cambiamenti epocali. Così fanno capolino tra i nuovi gusti quello vegano, o comunque vegetariano. Per i vegani il limite non sta solo nel rifiuto della carne ma si estende ad ogni prodotto che abbia origine dall'animale o dal suo sfruttamento: non è solo un regime alimentare ma una filosofia di vita che si orienta tra il rispetto dell'ambiente e lo sviluppo  sostenibile; promuove  lo stile di vita sano ed attivo, combatte gli sprechi, evita i prodotti industriali; aborrendo  la sofferenza inflitta inutilmente.

Così fa notizia l'esistenza in valle di un'osteria vegana, o meglio la trasformazione di una normale osteria-ristorante in osteria vegana. Succede nel centro di Ponte Arche, dove i proprietari dell’avviata osteria-ristorante, “Vecchio Mulino” hanno deciso di cambiare radicalmente regime passando alla dieta vegana.

In realtà il “Vecchio Mulino” esiste da dodici anni a Ponte Arche, condotto da Roberto Agosta e moglie Marica, siciliano lui, settaurense lei, con una lunga esperienza di chef in locali in Rendena. “Siamo approdati casualmente nelle Esteriori - dice la coppia - perché ci piacevano l'ambiente e i paesini bleggiani. Poi ci siamo inseriti nell'economia termale e abbiamo aperto in un vecchio garage un'osteria-ristorante, il Vecchio Mulino.”

Come mai il passaggio al vegano? “Il passaggio è stato quasi naturale - risponde Roberto Agosta - in quanto fin dall'inizio abbiamo puntato molto sulle erbe e i prodotti locali, come le verdure, funghi, piccoli frutti. Eppoi il mio pomodorino di Pachino, che intendiamo valorizzare sempre più nella nostra nuova avventura...”

Avventura che ha inizio al Vecchio Mulino proprio in questi giorni: “Il tempo di abituare i nostri clienti ad abbandonare non solo la carne ma anche i latticini...”

Va detto che Roberto è originario proprio di Pachino, la località più a meridione della Sicilia dove i pomodorini sono una prelibatezza. “Il nostro pomodorino è il trat-d'union fra la pizzeria che avevamo prima e la nuova osteria vegana: c'era prima e resterà anche adesso, tanto è il suo gusto.” Va aggiunto che anche la pizza è un trat-l'union, perché la pizza del Vecchio Mulino non era di quelle consuete, ma a pasta integrale, quindi un piatto che rimane anche nei vegani.

Come mai questa trasformazione? “I motivi di salute anzitutto. Una dieta priva di prodotti di origine animale fa bene alla nostra salute e all'efficienza fisica: il regime alimentare vegano è una scoperta di  alimenti e sapori, di una folta gamma di possibilità gustose e che danno un'autonomia veramente sorprendente. Siamo rinati in tutti i sensi, come peso corporeo, digeribilità, insomma vivibilità, e non è poco...”













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