Mattia, tre libri in tre anni

Mezzolombardo, il ventiduenne ha ricevuto anche vari premi. «Damn» raccoglie già molti fan


di Liviana Concin


MEZZOLOMBARDO. Il paese è piccolo, e la gente mormora a Mezzolombardo, a volte mormora anche di qualche novità positiva. Questa volta ad attirare l'attenzione del passa parola sono state le opere del giovanissimo autore Mattia Zadra, che la prima settimana di gennaio ha dato alla luce “Damn”, romanzo del terzo millennio tagliente, intricato e originale. Ventidue anni, un percorso da autodidatta e un'ardente passione per il raccontare: questo scrittore Rotaliano vanta tre libri in tre anni, menzioni e premi in numerosi concorsi e diversi fan fra i più giovani lettori della Piana Rotaliana. E non sembra intenzionato a fermarsi.

Come ci trova scrittori a 22 anni a Mezzolombardo?

Ho sempre avuto dentro la passione per la scrittura. Dopo il liceo ho frequentato un anno di lettere, ma ho capito ben presto che preferivo la pratica allo studio. La realtà in cui vivo per me non è mai stata un limite,anzi spesso una fonte di ispirazione.

Che genere e che opere ti piace scrivere?

Al momento ho pubblicato due romanzi: “Vedere”,uscito tre anni fa e “Damn”, e un libro di racconti “The rave” uscito solo in formato digitale su Amazon. Mi definiscono un autore “pulp”, ma mi sto lanciando anche con la poesia che farà parte, con dei racconti, del mio prossimo libro Suovenir-Unaltrobukowskiwannabe, dedicato ad una ragazza e a Charles Bukowski che è l'autore a cui mi ispiro.

Quella dello scrittore è una carriera in salita, è questo che vuoi fare “da grande”?

Per ora mi sta dando buone soddisfazioni. I primi due libri hanno venduto attorno alle 500 e alle 800 copie, e “Damn” sta andando bene. Con un po' di impegno non è poi così difficile trovare un editore, e anche la letteratura digitale aiuta gli emergenti lasciando qualche libertà in più, anche se io preferisco la carta stampata. Tuttavia non vorrei che la scrittura diventasse il mio primo lavoro: sarebbe tutto meccanico e rischierei di perdere l'ispirazione che traggo dalla vita quotidiana.

Famiglia e amici come si rapportano a questa tua passione?

Mia madre è la mia prima fan, anche mio padre, che non è mai stato un avido lettore, è entusiasta. Gli amici sono molto partecipi, vengono alle presentazioni e mi sopportano quando mi improvviso venditore di libri. In particolare Alice Vera Frizzera e Ilaria Casagranda sono state le prime fan di “Damn”.

Quest'esperienza ti ha portato anche fuori dal Trentino?

Sono andato al Campidoglio a Roma per il quarto posto al concorso Alberoandronico, a Bari dove sono arrivato terzo al concorso “la Penna Perfetta”, poi a Firenze, Bologna, Novara e Torino e di nuovo a Roma per la promozione in un teatro occupato. Bellissima esperienza.

E dove pensi che ti porterà?

Continuerò certamente a scrivere, e spero di continuare a viaggiare per promuovere i miei libri. Mi auguro anche di continuare a crescere: sono molto più orgoglioso del mio alter ego scrittore di oggi rispetto a quello di tre anni fa, e vorrei che il percorso continuasse così.













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