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Massimo Egidi lascia la presidenza di Fbk

L'annuncio durante il cda: "Niente polemiche, continuerò a collaborare con la Fondazione"



TRENTO. Massimo Egidi non si ricandiderà alla presidenza di Fbk: lo ha spiegato ieri lui stesso al cda della Fondazione, ma non il suo non è un addio. Anzi, continuerà a collaborare con Fbk, per la quale sta stendendo il progetto che ridefinirà il programma della Fondazione per i prossimi anni. Egidi, classe 1942, ha una lunga storia in Trentino: dal 1996 al 2004 rettore dell'Università di Trento, dove ha insegnato alla facoltà di Economia, era stato scelto a dicembre di quattro anni al vertice di Fbk, da una rosa di quattro candidati per prendere il posto di Andrea Zanotti. Raggiunto dopo la riunione del Cda, assicura che non se ne sta andando sbattendo la porta dopo i tagli della Provincia ai fondi per la ricerca e le polemiche succeduto all’addio di Traverso e Guarino a TrentoRise. «Assolutamente no - dice Egidi- non c’entra nulla. Anzi, per quanto riguarda la situazione finanziaria abbiamo avuto ampie rassicurazioni. Il punto è un altro. Occorre energia per i prossimi anni, in cui la Fondazione dovrà essere più autonoma e finanziare le proprie attività. D’accordo con il presidente della Provincia Ugo Rossi, sto preparando un programma che prevede partner finanziari e industriali. Per riuscire a seguire questo percorso dovrei essere sempre qui. ma sono anche rettore all’Università Luiss di Roma, e non sono più un ragazzino. devo misurare le mie forze. Manterrò però un rapporto di collaborazione, anche per via indiretta. Ma non posso fare il doppiolavorista». Al momento parte della sua vita si svolge in Trentino. Continuerà o si trasferirà in toto a Roma per dedicarsi alla Luiss? «Io vivo a Roma una buona parte della settimana, ma dovevo garantire per contratto la mia presenza in Trentino. Certo, ho una casa qui e tornerò senza dubbio, ma meno spesso e comunque non per obbligo contrattuale. del resto il mio ruolo e il mio impegno in Fbk cambiano. Serve una persona con un profilo adeguato che garantisxca una presenza costante». Rossi, dal canto suo, apprezza il gesto di Egidi. . «Abbiamo creduto e continueremo a credere in questo progetto - ha commentato Rossi -, quella del presidente Egidi è una prova di onestà intellettuale. É una decisione presa per tempo, che ci dà modo di affrontare il tema delle candidature con uno spirito diverso. Egidi è stato per il Trentino una persona di importanza primaria per la ricerca trentina, con rapporti consolidati di livello nazionale e intrenazionale, e contiamo sulla sua preziosa collaborazione anche per il futuro».













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