LA TRAGEDIA

Martignano, assurdo schianto: proiettato fuori dal portellone posteriore e travolto dalla sua auto

Marco De Barba, 61 anni, è stato vittima di una serie di circostanze sfortunate. Lavorava alla biglietteria della stazione ma era stato istruttore di guida. Viveva da solo ma aveva tanti amici e andava spesso in bici a Pergine per trovare la nipote e le sue bambine. Domani il funerale laico



TRENTO. Una serie di sfortunate circostanze hanno portato alla morte Marco De Barba, 61 anni, nello schianto di domenica sera all’uscita della galleria di Martignano.

La sua Panda ha perso aderenza andando ad urtare la cuspide del guardrail. Una collisione violenta che ha fatto scattare gli airbag e che ha di fatto sradicato il sedile del guidatore.

Le cinture di sicurezza (che Marco come sempre aveva allacciato) non gli hanno salvato la vita. L’urto ha spinto indietro il sedile con una violenza tale che De Barba è stato scagliato all’esterno dell’abitacolo dal portellone posteriore.

La Panda, intanto, si è sollevata da terra e ha continuato a muoversi in direzione del muraglione che si trova sul lato destro della strada, travolgendo Marco.

De Barba era stato anche istruttore di scuola guida ed è difficile che si sia fatto sorprendere dal fondo bagnato, anche se non si possono avere certezze sull'accaduto.

Terribile schianto all'uscita del tunnel: sbatte contro il guardrail e rimane schiacciato dalla sua auto

Erano le 21 di ieri sera, domenica 15 luglio, e Marco De Barba, 61 anni, probabilmente stava tornando a casa sua, in via Doss Trento. L'incidente a Martignano: possibile che l'uomo sia stato tradito dal fondo bagnato: in quel momento pioveva forte, la strada era in discesa e il passaggio dall'asciutto della galleria all'asfalto allagato dall'acqua scrosciante può avere favorito il fenomeno dell' "aquaplaning". Ma i vigili non escludono il malore. Oggi il magistrato di turno deciderà se disporre l'autopsia. LEGGI L'ARTICOLO: l'auto decolla dopo la galleria

Era perito meccanico e lavorava alla biglietteria della stazione. Viveva da solo a Piedicastello ma aveva una vita piena di amici e di impegni. Amava lo sport e spesso raggiungeva Pergine in bici per andare a trovare la nipote e le sue bambine.

Domani alle 15 il funerale laico al cimitero.













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