Marmolada, piano pronto E Dellai vola sul ghiacciaio

Sopralluogo in elicottero del governatore con i dirigenti della Provincia Entro poche settimane l’atto di indirizzo: impianti, viabilità, teloni salva-ghiaccio



TRENTO. Un volo in elicottero sopra il ghiacciaio, per scrutare da vicino la montagna, la neve, gli impianti. E raccogliere informazioni preziose per decidere quale sarà il futuro della Marmolada: dalla viabilità d’accesso ai parcheggi, dai collegamenti sciistici alla riqualificazione delle funivie, fino ai teloni salva-ghiaccio.

Il presidente della Provincia Lorenzo Dellai ieri mattina è decollato da Trento e insieme ad alcuni dirigenti (c’erano tra gli altri il dirigente del dipartimento lavori pubblici e mobilità Raffaele De Col e quello del dipartimento turismo Paolo Nicoletti) ha sorvolato a lungo la “Regina delle Dolomiti”, prima di atterrare nella zona del Rifugio ghiacciaio Marmolada, a quota 2.700 metri sopra il lago Fedaia, all’arrivo della pista invernale. «Un normale sopralluogo che facciamo spesso per osservare da vicino i luoghi prima di prendere delle decisioni», spiega il governatore. Che annuncia: «Entro qualche settimana l’atto di indirizzo sulla Marmolada sarà pronto, sulla base del piano urbanistico provinciale».

Otto mesi fa lo storico accordo tra ambientalisti di Mountain Wilderness e impiantisti ha aperto la strada alla politica per ridisegnare il futuro della Marmolada. Un piano che dovrà decidere su molti aspetti, sul versante ambientale e turistico.

Per quanto riguarda lo sci, le concessioni delle vecchie funivie sul versante nord (pian dei Fiacconi e Sass del Mul) sono in scadenza a dicembre 2012. L’accordo tra Mountain Wilderness e Funivie ipotizza una semplificazione delle strutture sciistiche sulla parte bellunese, lo smantellamento della vecchia bidonvia del Graffer sul versante trentino e la realizzazione di un impianto leggero che da passo Fedaia raggiunga Pian dei Fiacconi, e da lì un impianto che colleghi i due versanti senza intaccare Punta Rocca. E in tema di riqualificazione, sul tavolo c’è anche il recupero di rifugi e baite e l’eventuale realizzazione di servizi come piscina, area fitness e negozi.

Teloni. Gli impiantisti vogliono utilizzare i teli (come sul Presena) per salvaguardare dallo scioglimento alcuni tratti dell’area sciabile del ghiacciaio durante il periodo estivo. E ancora pochi giorni fa il presidente della Marmolada srl ha accusato la Provincia di Trento di non averlo finora consentito: «Ogni mese che passa perdiamo un’opportunità importante per il rilancio». Ma la legge urbanistica prevede che un intervento di questo tipo possa avvenire solo all’interno di un piano di sviluppo complessivo.

Un altro punto delicatissimo è quello della viabilità, visto che oggi l’accesso trentino a passo Fedaia è spesso chiuso d’inverno per neve nonostante i cannoni anti-valanghe: per risolvere il problema l’ipotesi caldeggiata da operatori e residenti è quella dei paravalanghe. Il piano dovrà anche prevedere un progetto di sosta per le auto compatibile con l’ambiente di alta montagna. E tra gli aspetti di cui l’atto di indirizzo dovrà occuparsi c’è la valorizzazione del ghiacciaio, dalla natura alle testimonianze storiche della Grande Guerra.

Il gruppo di lavoro provinciale dovrà infine calcolare gli investimenti necessari a sostenere il piano di riqualificazione, che una volta pronto sarà sottoposto alle amministrazioni (compresa la Regione Veneto) e agli operatori. (ch.be.)

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