Malga Albi, il Comune pronto alla ricostruzione 

In un’interrogazione di Bezzi, Mellarini risponde che la Provincia non darà fondi Il sindaco di Garniga: «L’edifico assicurato per quasi 2 milioni, speriamo di rientrare»



TRENTO. Sulle cause del disastroso incendio di Malga Albi, a quota 1200 metri sulle pendici del Bondone, l’assessore Tiziano Mellarini non si sbilancia. Ma è categorico quando, nel rispondere all’interrogazione che Giacomo Bezzi (consigliere di Forza Italia) presentò subito dopo il devastante incendio che distrusse Malga Albi il 17 gennaio, risponde adesso che la Provincia non concorrerà alla ricostruzione della struttura. Bezzi a suo tempo aveva chiesto di sapere se l’incendio era da imputare a cause naturali e se l’intervento dei vigili del fuoco fosse stato tempestivo. Voleva inoltre sapere quanto sia costata la ristrutturazione di Malga Albi e se la Provincia voglia mettere a disposizione delle risorse per la ricostruzione.

Ora c’è la risposta scritta dell’assessore competente Tiziano Mellarini che afferma, come detto, per quanto riguarda le cause, che non è possibile «formulare ipotesi ragionevoli in merito visto che la malga è distrutta per i 4/5». Per quanto riguarda l’intervento dei vigili del fuoco, Mellarini risponde che a seguito della segnalazione dell’incendio al 115, i volontari di Garniga, Cimone ed Aldeno si sono subito attivati e sul posto è arrivato anche un elicottero con una prima squadra di due vigili, perché non si sapeva se la strada fosse percorribile o meno. I primi mezzi arrivati sul luogo compresi quelli dei vigili permanenti, precisa Mellarini, dopo l’arrivo al bivio per la Malga, hanno dovuto montare le catene. Ed il comune di Garniga ha fatto intervenire da subito gli spalaneve. Se per la struttura, continua Mellarini, a suo tempo la Provincia ha contribuito con circa 1 milione di euro per la ristrutturazione, ai sensi del programma di sviluppo rurale 2000 - 2006, per il mantenimento e miglioramento dei pascoli e degli alpeggi, la legge n. 9 del 2011 non prevede però contributi per la ricostruzione di edifici montani interessati da incendio. Rinvia al Comune di Garniga per l’eventuale copertura assicurativa. Il sindaco Valerio Linardi, chiamato in causa, conferma che Malga Albi era assicurata con Itas mutua: «Abbiamo rinnovato l’assicurazione nell’ottobre 2017, per 1.300.000 euro per l’edificio e per 400.000 per l’arredo. I tecnici incaricati della perizia incaricati da noi e da Itas sono al lavoro, ma il Comune di Garniga comunque vada, ricostruirà la malga, che è un simbolo del paese». (sa.m.)













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