TRENTO. In tanti pensano che la corruzione non sia affar loro, che non faccia del male a nessuno. Sbagliano. Ieri con parole ben chiare lo ha spiegato a Trento, alla prima Notte bianca della legalità per gli studenti, l’ex segretario dell’Associazione nazionale magistrati Piercamillo Davigo: «C’è un indice chiaro che ci spiega qual è il prezzo della corruzione. In Italia, le opere pubbiche costano mediamente il doiipio di quanto costano negli altri paesi europei. Bisogna cominciare a farsi delle domande». Il magistrato, che è stato a lungo componente del pool Mani Pulite, con Antonio Di Pietro, Saverio Borrelli e Gherardo Colombo ha anche detto che la speranza sono proprio i giovani: «Forse le menti dei giovani non sono inquinate dall’assurda propaganda che dice il problema del paese è la criminalità di strada e non la devianza delle classi dirigenti». E proprio ai giovani mira la Notte bianca della legalità, voluta dal segretario regionale dell’Anm Pasquale Profiti. L’iniziativa punta a sensibilizzare i ragazzi sui temi della giustizia e della legalità. L’iniziativa, promossa dall’Associazione Nazionale Magistrati in collaborazione con la Provincia autonoma di Trento, ha visto coinvolti ben 500 ragazzi di 9 istituti superiori della provincia. Gli studenti hanno visitato da vicino i luoghi istituzionali più importanti del capoluogo e sono diventati per una notte “protagonisti” confrontandosi con esperti sui temi della legalità e della cittadinanza attiva. A partire dalle ore 15, la Consulta provinciale degli studenti ha incontrato la cittadinanza in piazza Cesare Battisti per presentare i temi della legalità oggetto della manifestazione. A seguire, sono partiti tre i percorsi dell’evento che si sono svolti rispettivamente a Palazzo di Giustizia in Largo Pigarelli, al Comando dei Carabinieri in Via Grazioli e alla Questura in Viale Verona.