rovereto

Le birre di tutto il mondo in centro storico

Ecco "Gocce di malto" un punto di incontro per intenditori e appassionati di "bionde"



ROVERETO. Michele Incapo ha due passioni: la prima è la storia, ma la laurea in scienze storiche, date le prospettive occupazionali che la scuola offre in questi tempi, l’ha messa nel cassetto, almeno per adesso. La seconda è la birra, e alla bevanda ambrata, che la leggenda vuole sia stata inventata dal re Gambrinus, Michele ha deciso di dedicarsi anima e corpo, aprendo Gocce di Malto, un beershop al numero 46 di via della Terra.

Non una semplice rivendita, ma un punto di incontro per gli appassionati sempre più numerosi della “bionda” o più semplicemente per i curiosi, che vogliono conoscere meglio e degustare sapori differenti da quelli standardizzati delle birre comuni. «Al momento abbiamo circa un centinaio di etichette di birre europee e americane. Proponiamo birre belghe trappiste, tutte con il marchio di qualità che indica che la birra è prodotta nell’osservanza di determinate regole, ma anche birre tedesche, inglesi, scozzesi, austriache e naturalmente italiane.

Tra queste c’è spazio anche per una birra trentina la Bionoc, che viene prodotta a Mezzano del Primiero.» La decisione di aprire la rivendita brassicola arriva dopo aver frequentato per un anno il corso alla scuola per birrai Dieffe a Noventa Padovana. «Con Gocce di Malto il mio proposito è di fare da intermediario tra i produttori e i consumatori, il mondo della birra è ampio ed estremamente variegato, esistono un’infinità di tipologie di birra che si distinguono per aspetto, per gusto e naturalmente per provenienza. Il sogno però è di mettere in piedi un birrificio artigianale, per adesso mi dedico alla produzione solo su piccola scala, la birra che produco non la commercializzo, ma la prospettiva è quella: tempo addietro, per curiosità, ho partecipato a un concorso indetto dalla Brasseria Veneta di Treviso, un’associazione no profit di appassionati, con una birra Stout di mia produzione, una birra scura inglese con aggiunta di avena, e mi sono classificato quarto.»

È innegabile che la birra sconta un certo pregiudizio: se nessuno infatti mette in discussione che produrre vino sia una vera e propria arte, altrettanto non vale per la birra. Anche se bisogna riconoscere che qualcosa si sta muovendo. Nelle enoteche e in alcuni supermercati si iniziano infatti a trovare sugli scaffali birre artigianali o di marche estere più ricercate. A dimostrazione che le persone che apprezzano la birra sono sempre più numerose. «Non è vero neppure che la birra non invecchia, - precisa Michele - mano a mano che il tempo passa cambia il sapore, inoltre ci sono delle birre barricate che possono invecchiare fino a cinque o sei anni». Gocce di Malto non è però solo una rivendita, ma una birreria in piena regola dove non può mancare il banco di mescita.

«La birra che viene servita alla spina varia continuamente - spiega - anche in base alla stagione: in inverno propongo birre più luppolate e con una gradazione alcolica più elevata, mentre in estate vanno birre più frumentate, più dissetanti e leggermente meno alcoliche.»













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