La lampada magica di Fbk per interagire con i bimbi autistici

Il progetto dell’unità di ricerca «i3» ha vinto il premio all’innovazione di «Nostalgia del futuro 2013»


di Martina Bridi


TRENTO. La «lampada magica» esiste. Non servirà ad esaurire i classici tre desideri, ma il suo obiettivo è ben più nobile: favorire l'interazione con ragazzi con sindrome autistica. Sviluppata dai ricercatori della Fondazione Kessler Michele Marchesoni e Massimo Zancanaro, insieme alla terapista e consulente Fbk Cristina Molinatti, la «lampada magica» aiuta terapeuti e educatori a mettersi in relazione con bambini che presentano disturbi legati allo spettro autistico. Per questa sua peculiarità, all'Unità di ricerca "i3" del Centro Information Technology della Fondazione Bruno Kessler è stato consegnato a fine ottobre a Roma, presso la sede dalla Fieg, il premio all’innovazione «Nostalgia di Futuro» 2013. A prima vista sembrerebbe una normale lampada da scrivania, ma nasconde una particolarità: all’interno è stata inserita una telecamera che riprende quanto si svolge sul piano di lavoro. Quando viene posizionato un foglio di carta, la telecamera intercetta ogni operazione che si compie e la invia ad un computer collegato ad essa, su cui è stato installato un software che consente di gestire le interazioni tra gli operatori e i bambini. Per mezzo di oggetti fisici che riproducono le icone tipiche dei registratori (ad esempio, "play", "stop", "pausa"), la lampada può essere usata per registrare le voci e farle riascoltare. Chi utilizza il sistema può quindi interagire con le immagini disegnate su un foglio di carta, elemento già flessibile ed adattabile, e utilizzarlo per comunicare con altri. Il percorso educativo per bambini sullo spettro autistico si arricchisce dunque di questa nuova funzionalità che permette ai terapisti di mettersi in gioco e coinvolgere maggiormente i ragazzi. Tutte le interazioni sono conservate in una banca dati a disposizione del terapista per ulteriori analisi. «Questa innovazione arricchisce il modo di lavorare dei terapisti - spiega Zancanaro, responsabile dell’Unità i3 di Fbk – perché adatta la tecnologia ad un contesto usuale, cogliendone i vantaggi pur senza subirne le imposizioni». Il sistema è stato ulteriormente affinato grazie a dei finanziamenti europei, con una sperimentazione sul campo effettuata presso il presidio sanitario San Camillo di Torino che ha coinvolto, in un arco di tempo di circa 8 mesi, una quindicina di ragazzi. Giunto alla quinta edizione, il premio «Nostalgia di Futuro» 2013, organizzato dall’Associazione «Amici di Media Duemila» in collaborazione con la Fieg e l’Osservatorio TuttiMedia, è dedicato alla memoria di Giovanni Giovannini. Si tratta di un prestigioso riconoscimento ideato per far emergere persone, enti, società e organizzazioni che abbiano contribuito, con idee, progetti e realizzazioni, al progresso.

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