La ginnastica a domicilio per anziani sempre in forma 

L’iniziativa. Il nuovo progetto propone dai primi di giugno, a Madonna Bianca, attività fisica  per anziani a km zero. «Così, oltre alla salute, facciamo loro anche un po’ di compagnia»


Alessandra Riccadonna


Trento. Il nuovo progetto “Ginnastica a domicilio” si pone l’obiettivo di portare la ginnastica dolce nelle case di quelle persone anziane che spesso dopo una malattia, un infortunio, ma anche pur non essendo portatrici di particolari patologie, non si muovono più di casa perché condizionate da prolungata sedentarietà, ritrovandosi così in uno stato di disagio determinato da problemi di solitudine, che favoriscono a farle ritirare da attività quotidiane che prima consideravano normali, come andare a fare la spesa, recarsi al parco, o frequentare amici e parenti per pranzi o serate particolari.

Questo “ritirarsi” nella propria abitazione è la conseguenza di queste problematiche, che fanno in modo di far sentire l’anziano inadeguato a svolgere quelle azioni minime, ma significative, utili per i contatti sociali. Il progetto è pensato per riportare la persona anziana alla vita attiva, aiutandola a svolgere attività in grado di farle recuperare almeno parzialmente la capacità di autonomia perduta con l’avanzamento della vecchiaia o a causa di infortuni e a sviluppare le sue costruzioni sociali.

Come racconta Roberta Lochi, membro del comitato UISP ( Unione Sport Per Tutti) di Trento, che ha seguito il progetto “La vecchiaia che vorrei”: «Il progetto era già partito più di un anno fa a Madonna Bianca con gruppi di ginnastica dolce, ma è la prima volta che si riesce a far partire un gruppo di “Ginnastica a domicilio”, che trasforma i salotti delle case di queste persone in “mini-palestre” dove svolgere attività in compagnia due volte alla settimana, con l'aiuto di piccoli attrezzi. Fin’ora si è riusciti a riunire un gruppo di 4 persone, con l’obiettivo di raggiungere entro fine anno il numero di 3 o 4 gruppi, per poi coinvolgere persone di altri territori e crearne altri. Lo scopo è quello di entrare in relazione con queste persone, meno allenate alla socializzazione, coinvolgendole nelle diverse attività per aiutarle a sviluppare le loro relazioni sociali».

Le persone individuate per partecipare a questo progetto vengono rintracciate con le segnalazioni e il coinvolgimento di parenti, amici, conoscenti, assistenti e medici, e si rendono disponibili, nel momento in cui l’operatore (diplomato Isef , laureato in scienze motorie o abilitato all’attività motoria per gli anziani) chiede la disponibilità da parte loro ad ospitare gli altri partecipanti nei propri domicili.

Questo avviene nei condomini dove le persone non si conoscono bene tra di loro e secondo quanto riportato dall’operatrice che segue il gruppo: <«Le signore sono molto soddisfatte e contente di questa iniziativa, anche perché, dato il periodo di forte caldo che non sempre permette di spostarsi, sono riuscite a riunirsi in momenti di compagnia direttamente dai salotti delle loro abitazioni senza dover uscire. Per questo motivo intendono proseguire con le attività».













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