Intrappolati nella macchina per 5 ore

Dopo lo schianto a Caoria, i due ragazzi non sono riusciti a dare l'allarme



TRENTO. Sono rimasti per oltre cinque ore nella Punto capottata e ammaccata. Incastrati, non sono riusciti a lasciare l'auto e nemmeno a dare l'allarme. Solo alle 6.30 è stato chiesto l'intervento del 118 da un'automobilista di passaggio che ha visto la macchina schiantata contro la roccia. Dopo i primi soccorsi sul posto i due ragazzi, Ivan Taufer, 22 anni di Canal San Bovo e l'amica di soli 14 anni, sono stati trasferiti a Feltre. Nello schianto hanno riportato traumi seri tanto che la prognosi è riservata per il ragazzo, mentre lei ne avrà per 60 giorni.

Solo nei prossimi giorni quando, passato lo choc i due ragazzi riusciranno a raccontare quello che è successo, si potrà ricostruire l'esatta dinamica di quello che è successo. Quello che è certo è che al Punto stava scendendo dalla strada provinciale 56, quella che dal rifugio Refavaie porta a Canal San Bovo.

Erano circa le una di notte ed è stato forse un colpo di sonno la causa scatenante dell'incidente. Ivan Taufer, a quanto pare, ha perso il controllo della sua macchina ed è andato a sbattere contro un palo di legno, un palo della Telecom, spaccandolo di netto. La forza dell'urto ha fatto capottare la macchina che è andata a sbattere contro la rocca, sul lato opposto della strada.

Nell'abitacolo i due ragazzi, doloranti ma coscienti erano di fatto bloccati. Non in grado di uscire, non in grado di dare l'allarme, erano «prigionieri» della Punto. Per loro è così iniziata una lunga attesa. La strada, infatti, non è molto frequentata e quindi non erano tante speranza che qualcuno passate in tempi brevi per aiutare i ragazzi. Infatti solo alle 6.30 sulla strada è apparsa una vettura. L'automobilista, appena ha visto la Punto schiantata, ha dato l'allarme.

La centrale del 118 non ha potuto far levare l'elicottero: ieri mattina in Primiero c'era una nebbia fitta che di fatto rendeva improponibile l'intervento dell'elisoccorso. I sanitari sono arrivati comunque nel giro di pochi minuti grazie all'ambulanza e dopo che i vigili del fuoco hanno estratto i ragazzi dall'abitacolo, sono partite le prime cure. La situazione più critica appariva quella di Ivan mentre la 14enne è stata in grado anche di raccontare quello che era successo.

Avvolti con una coperta calda (la temperatura esterna non era delle migliori) i due sono stati quindi portati al pronto soccorso dell'ospedale più vicino, ossia quella di Feltre. Qui sono stati sottoposti a tutti gli accertamenti del caso. Sbattendo più volte i ragazzi hanno riportato una serie di traumi. La prognosi della 14enne di due mesi, per il ragazzo, invece, i medici non l'hanno ancora sciolta.

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