Inchiesta sulla pensilina crollata

Cles, corsa contro il tempo per mettere in sicurezza la stazione in vista dell’inizio della scuola


di Giacomo Eccher


CLES. Recuperati due (i più nuovi) dei cinque pullman rimasti sotto la pensilina crollata e tagliata la parte estrema per alleggerire il carico, adesso parte la corsa contro il tempo per mettere in sicurezza la stazione in vista dell'avvio dell'anno scolastico quando alla stazione di Cles si affolla di centinaia di ragazzi.

Anche ieri tutto il giorno hanno lavorato sul posto i vigili del fuoco del corpo permanente di Trento - coadiuvati dai collegi volontari di Cles - per demolire le parti più pericolanti della tettoia della stazione. Una fortuna che sia capitato di domenica quando i pullman, parcheggiati, erano vuoti, il bar chiuso e pochissimi passeggeri in transito. Nel frattempo la pm di turno, Alessia Silvi, ha aperto un fascicolo, ma non ha ancora formalizzato l’ipotesi di reato in attesa dell’informativa dei carabinieri. Al momento una delle ipotesi al vaglio è un sovraccarico dovuto all’accumulo di acqua.

«Poteva essere una tragedia, per fortuna non è successo niente alle persone, ma rimangono tanti interrogativi insoluti», afferma il sindaco Maria Pia Flaim. Le decisioni sulle modalità e la tempistica dell’intervento sono di Trentino Trasporti e della Protezione Civile della Provincia (domenica è venuto d'urgenza a Cles lo stesso presidente Lorenzo Dellai), ma il Comune ha assicurato e dato tutto l'appoggio possibile sia per le immediate fasi di emergenza appena scattato l'allarme per il crollo sia per trovare soluzioni d'emergenza per garantire l'esercizio, il più normale possibile, del trasporto pubblico che a Cles interessa un alto numero di passeggeri. Dalla stazione ferroviaria del capoluogo anaune infatti partono le corse di linea verso Fondo via Revò, le corriere per Rumo e Bresimo, la linea per la Bassa Anaunia sponda destra e le corse verso Tassullo, Nanno e Portolo.

«La soluzione che abbiamo concordato con Trentino Trasporti ieri (lunedì) ha dimostrato di poter funzionare, certo c'è qualche timore per quando inizieranno le scuole perché il flusso è molto maggiore, ma per allora il piazzale della stazione (pilastri a parte, che sono sotto sequestro giudiziario) dovrebbe essere sgombero», afferma.

Il sistema cui fa riferimento il sindaco prevede che d'ora in poi i pullman di linea, che in precedenza sostavano sotto la pensilina crollata, siano parcheggiati nella rimessa di Via Trento, all'altezza del negozio Fondriest. Da qui partiranno i mezzi pochi istanti prima dell'orario in modo da sostare davanti alla stazione ferroviaria, per le coincidenze, lo stretto tempo necessario per la salita dei passeggeri. Tornando alla pensilina collassata, il progetto è del 1982 (come risulta dalla documentazione in comune) a firma dell'ingegner Roberto Pellegrini (deceduto da tempo) mentre i lavori (impresa costruttrice la ditta Cisba Srl) risalgono all'anno dopo, dunque meno di trent'anni. Sulle cause del crollo, e quindi sulle eventuali responsabilità le stabilirà l’inchiesta. Il pm intanto ha fatto mettere sotto sequestro i tre pilastri che sostenevano il pesante manufatto. Le colonne, che appaiono quasi sbriciolate, sono state imbragate dai vigili del fuoco e rimarranno a disposizione dei periti.

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