In Trentino disoccupazione record4.300 lavoratori in mobilità

A fine 2009 gli iscritti ai centri per l’impiego erano 28 mila, 6 mila in più rispetto al 2008. In aumento, in questi primi mesi del 2010, anche i lavoratori iscritti alle liste di mobilità. Il 20 maggio erano in 4.300



TRENTO. Cresce la disoccupazione in Trentino. Lo dicono i dati dell’Agenzia del lavoro. A fine 2009 gli iscritti ai centri per l’impiego erano 28 mila, 6 mila in più rispetto al 2008. Oltre 16 persone si rimettono subito in cerca di lavoro tramite i centri per l’impiego usufruendone dei servizi. In aumento, in questi primi mesi del 2010, anche i lavoratori iscritti alle liste di mobilità. Il 20 maggio erano in 4.300. Si tratta di lavoratori che perdono il posto perché licenziati.
 Quasi 12 mila iscritti ai centri per l’impiego si dichiarano non disponibili al sostegno di Agenzia del Lavoro per la ricerca di lavoro o lo sono allo scopo primario di accedere ad una serie di agevolazioni provinciali (esenzione ticket, graduatoria Itea e, dal 1 ottobre 2009, reddito di garanzia).
 Gli iscritti a fini agevolativi al 31 dicembre 2009 risultano 2.800, contro i 1.362 di tre mesi prima, un’espansione dovuta in gran parte al reddito di garanzia, che impone a tutti i componenti del nucleo familiare in età da lavoro l’obbligo di iscriversi ai centro per l’impiego.
 Infine gli iscritti che si dichiarano disponibili a beneficiare dei servizi per l’impiego, salgono da quota 12.798 del dicembre 2008 a quota 16.346 del dicembre 2010 con un incremento del 27,7 per cento. Sul totale degli iscritti questa componente - che rappresenta di fatto il vero nucleo di disoccupati in Trentino - pesa per circa il 58 per cento.
 Gli iscritti alle liste di mobilità al 20 maggio hanno sfondato quota 4.300 unità, una cifra record per il mercato del lavoro trentino, a riprova che gli effetti negativi sull’occupazione della crisi economica non sono ancora svaniti. Con 4.305 iscritti perché licenziati il dato di maggio torna a crescere rispetto al mese precedente (4.273) e resta decisamente alto rispetto a maggio 2009. Allora infatti nelle liste di mobilità erano registrati 509 lavoratori in meno. In un anno l’incremento è pari al 13,4% confermando il crescente ricorso a questo ammortizzatore sociale già osservato per tutto il corso del 2009.
 All’interno di un quadro molto negativo, va sottolineato il ritorno al segno più tra i sospesi, ossia i lavoratori che, pur iscritti in mobilità, hanno trovato un’occupazione a tempo determinato. A maggio sono ben 1.561 rispetto ai 1.319 di aprile con un aumento pari al 18,3 per cento.
 Va detto che sono sempre le piccole aziende a licenziare più delle altre, anche se nello stock di maggio è forte la presenza delle imprese sopra i 15 dipendenti. A maggio il 64 per cento dei nuovi iscritti risulta provenire da aziende sotto i 15 dipendenti. I licenziati dalle piccole imprese rappresentano oggi il 73 per cento sul totale.
 

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